I sindaci di Lignano Sabbiadoro, Latisana, Marano Lagunare, Palazzolo dello Stella, Precenicco e Ronchis, cittadine della regione Friuli Venezia i cui territori sono basati su un’economia largamente incentrata sul settore turistico, della pesca e della nautica da diporto, intervengono con una lettera aperta sulla questione dragaggi.
“Le nostre marine e i nostri porti – spiega a nome di tutti il sindaco di Latisana, Salvatore Benigno – vantano oltre 5mila posti barca, con un indotto di svariate centinaia di posti di lavoro, decine di milioni di euro di fatturato e di molte famiglie impegnate nel settore della pesca. In qualità di primi cittadini riteniamo giusto affiancare i nostri operatori in questo momento di difficoltà, così come riteniamo doveroso che ciascuno si faccia carico della propria parte di responsabilità nell’affrontare le situazioni di emergenza del territorio”.
“Desideriamo portare all’attenzione della Regione Friuli Venezia Giulia la drammatica situazione venutasi a creare a seguito del blocco dell’attività di dragaggio dei canali navigabili della Laguna di Grado e Marano. Se i dragaggi non partiranno immediatamente, a breve Aprilia Marittima, non avrà più un futuro. Questo è un allarme lanciato da tutti gli operatori del settore e dai tanti dipendenti che rischiano seriamente di perdere il posto di lavoro. Se non si interverrà al più presto le prenotazioni caleranno, gli appartamenti e i posti barca restano sfitti, la clientela abituale che da anni usa l’approdo di Aprilia Marittima per raggiungere le località turistiche della Bassa friulana sceglierà altre destinazioni”.
A nulla sono valsi gli appelli sino ad ora fatti dalle Istituzioni comunali e da altri soggetti; i diportisti, i turisti, i pescatori non riescono a spiegarsi il motivo di questo apparente disinteresse delle istituzioni per un’area turistica fra le più attive della laguna friulana, che garantisce circa 500 posti di lavoro. “Per questo motivo chiediamo a gran voce che almeno lo scavo di quei 32mila metri cubi (opera realizzabile in 60 giorni) già appaltata, cominci al più presto o la località di Aprilia Marittima verrà messa irrimediabilmente in ginocchio”.
“Il blocco di tali opere ha comportato l’ insabbiamento anche delle marine e del porto peschereccio di Marano compromettendo la navigabilità dei canali rendendoli, di fatto, intransitabili alle imbarcazioni. Per la nautica, tale situazione, sommata all’introduzione di nuovi sistemi di tassazione, ha di fatto inferto un colpo fatale alle numerosissime attività presenti che, a causa di tali problematiche, hanno assistito a una vera e propria fuga di clienti verso realtà estere limitrofe. I nostri territori, rischiano il tracollo economico con conseguenti problemi sociali e di ordine pubblico che i sindaci si troveranno inevitabilmente a dover fronteggiare. Tali gravissime conseguenze possono e devono essere evitate dando seguito con carattere di