Il Presidente Fontanini: “Mettiamo a disposizione i nostri operatori per le esigenza della struttura sanitaria”
Alleanza comune contro il mobbing. Il primo Protocollo d’intesa tra la Provincia di Udine e l’Azienda per i Servizi Sanitari 5 “Bassa Friulana” è stato sottoscritto a Palazzo Belgrado dal Presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini e dal direttore generale dell’Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 “Bassa friulana”, Paolo Bordon. A domandare la collaborazione al Punto d’Ascolto Antimobbing di Palazzo Belgrado – divenuto anche centro di ascolto per quei cittadini che versano in gravi situazioni dovute alla pesante crisi economica – è stata la struttura sanitaria la quale, a seguito di un’indagine effettuata fra i lavoratori dell’Azienda, ha rilevato la presenza – si legge nel protocollo – di un “significativo disagio dovuto a stress lavoro-correlato“.
Per questo motivo l’Azienda sanitaria ha chiesto di poter promuovere al suo interno i servizi di informazione e sensibilizzazione offerti dal Punto d’Ascolto Antimobbing provinciale. “Si tratta di una collaborazione – spiega il Presidente Fontanini – che abbiamo accolto di buon grado, convinti che le istituzioni devono fare massa critica per prevenire e contrastare le molestie morali e psico-fisiche nei contesti di lavoro”. I progetti avviati dal Punto d’ascolto provinciale intendono sviluppare la cultura del rispetto dei diritti della persona e della tutela della sua integrità psicofisica con il conseguente miglioramento della qualità della vita e delle relazioni sociali dell’ambiente di lavoro.
Con la firma di questo protocollo – ha specificato Fontanini – “si costituisce la prima rete di informazione e prevenzione destinata a contrastare il fenomeno del mobbing sul posto di lavoro a beneficio dei lavoratori dell’Azienda sanitaria”.
Ventidue le ore di apertura per settimana del Punto di Ascolto, 1.056 le ore di apertura l’anno. Le ore complessive annuali dei professionisti nel Punto di Ascolto ammontano a 365, oltre alle collaborazioni realizzate in loco su specifica richiesta. I professionisti del Punto di Ascolto provinciale sono medici del lavoro, medici legali, giuslavoristi, psicologi e psichiatri.