E’ uscito lo scorso 14 dicembre “Tal cîl des Acuilis”, il disco in marilenghe della cantautrice friulana Giulia Daici.
L’album è stato presentato ufficialmente lo stesso 14 dicembre ad Artegna (UD) presso il “Nuovo Teatro Mons. Lavaroni” davanti a più di 300 persone ottenendo da subito numerosi consensi di pubblico e critica.
Il prossimo appuntamento è ora per venerdì 28 dicembre quando Giulia presenterà il suo nuovo progetto anche a Buttrio (UD), a Villa di Toppo Florio, alle ore 20.30.
Oltre a Giulia e ai suoi musicisti (Enrico Maria Milanesi alla chitarra e Alessio de Franzoni al pianoforte), saranno presenti anche i Deja (Serena Finatti e Andrea Varnier), Irene Sambo e Giovanni Leonarduzzi, e i Bambini e le Bambine del coro di voci bianche “In Arte… Buri” di Buttrio.
Dopo aver dato i natali a due progetti contenenti suoi brani in lingua italiana (l’Ep “Attimi” nel 2007 e l’album ufficiale “E poi vivere” nel 2011) la cantautrice Giulia Daici ha ritenuto giusto poter dare visibilità anche alle sue canzoni composte nell’idioma della sua Regione, ovvero la lingua friulana.
Come ama sottolineare la stessa artista, il disco non va però considerato come una semplice parentesi nel percorso artistico della cantautrice in quanto “le parentesi si aprono e si chiudono, mentre qui si tratta di un progetto che ho sempre portato avanti –e continuerò a portare avanti- parallelamente a quello in italiano”.
“Tal cîl des acuilis” è infatti una raccolta di canzoni in friulano che la Daici ha scritto negli ultimi dieci anni, a partire dal brano più distante nel tempo, “No tu sês” (composto per l’amato nonno nel 2002), fino al brano più recente, “Tal cîl des acuilis”, che oltre a dare il titolo all’album ha fatto conquistare a Giulia il secondo posto al “Festival della Canzone Friulana 2012”.
Dieci sono i brani presenti nell’album; di questi, sette portano la firma di Giulia Daici, mentre tre sono di Simone Rizzi.
Importanti le collaborazioni che hanno contribuito ad impreziosire l’intero progetto, a partire dai musicisti che vi hanno suonato: Simone Rizzi al basso, alle tastiere e alla chitarra elettrica, Enrico Maria Milanesi alla chitarra acustica e Alessio de Franzoni al pianoforte.
Preziosi ospiti dell’album sono poi i Deja (duo acustico composto da Serena Finatti e Andrea Varnier) -che hanno arrangiato ed eseguito il brano “Nol vâl mica pôc”-, Ilva Valusso -co-autrice assieme a Giulia del testo di “Scusimi”-, e i bambini e le bambine della Scuola Primaria di Artegna (UD) e del Gruppo “In Arte… Buri” di Buttrio (UD) -che hanno cantato in “Serenade di lûs” (brano che la Daici aveva composto proprio per l’edizione 2004 del festival per bambini “In Arte… Buri” ricevendo in tale occasione il premio come miglior testo in lingua friulana)-.
Filo conduttore di tutto l’album sono le emozioni profonde ed i momenti di vita vera vissuti in prima persona da Giulia che in tutti i suoi brani richiama elementi legati alle sue origini, ricordando in particolare quelle radici, quei ricordi, quegli affetti e quelle immagini che, ovunque lei vada e qualunque possa essere il suo percorso di vita futura, rimarranno sempre impressi nel suo cuore e nella sua mente come un tatuaggio indelebile sulla pelle. Non a caso, sulla copertina del disco l’artista appare di schiena mostrando, tatuata sull’epidermide, un’immagine che richiama, appunto, l’Aquila del suo Friuli.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito ufficiale dell’artista www.giuliadaici.com