Sulla base dei primi dati inviati dalle strutture ricettive relativamente agli ospiti registrati dal 13 dicembre 2012 al 2 gennaio 2013, in Friuli Venezia Giulia, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, il turismo cresce nelle presenze: +3,9% di italiani e +4,7% di stranieri.
Bene la montagna, che registra aumenti a due cifre degli stranieri (+5,5% complessivo), e la pianura (che guadagna in presenze rispettivamente +4,8% Pordenone e +2,6% Gorizia), con l’eccezione di Udine (che perde il 3,3% delle presenze) e bene anche Trieste che cresce del 4,2%. Buoni anche i risultati negli ambiti marini (+4,4% il comprensorio di Grado e +10,4% in quello di Lignano), anche se i valori assoluti restano del tutto modesti, vista la stagione.
Anche l’Agenzia regionale Promotur, secondo dati recentemente rilasciati, segnala incrementi per le presenze degli sciatori: +11% dal periodo dall’8 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013.
Inoltre, TurismoFVG ha voluto tastare il polso agli operatori attuando un sondaggio su un campione rappresentativo delle strutture tra il 5 e il 6 gennaio 2013. L’Agenzia, in collaborazione con i consorzi turistici, ha contattato direttamente, via e-mail e telefonicamente, oltre 200 imprese ricettive e di ristorazione che, con riferimento al periodo delle festività da Natale all’Epifania, hanno dato un quadro sull’andamento della propria clientela italiana e straniera e dei ricavi ottenuti.
Per quanto riguarda le presenze dei turisti italiani è andata come l’anno scorso o meglio per quasi 2/3 degli albergatori, con punte rilevanti nella montagna e nella zona di Trieste (tavola 1).
Relativamente alla presenza di turisti stranieri, è andata addirittura meglio: per il 70% degli intervistati la clientela è stata superiore o pari a quella dell’anno scorso, con valori percentuali più elevati, oltre che in montagna e a Trieste, anche nelle località balneari (tavola 2).
Ma se le presenze sono state del tutto soddisfacenti, con alcuni casi di piena occupazione delle camere, non altrettanto è stato in termini di ricavi che, secondo il 40% degli albergatori, sono stati inferiori a quelli delle festività dell’inverno scorso (tavola 3).
Per la ristorazione, la cui clientela, com’è noto, non è costituita solo da turisti ma anche dai residenti, cenoni e veglioni sono andati benino per la clientela italiana e locale (per il 64% degli intervistati i coperti serviti sono stati superiori o uguali a quelli dell’anno passato; tavola 4) e così così per gli stranieri (in aumento secondo il 29% dei ristoratori e in diminuzione per il 31%; tavola 5).
Di conseguenza ne hanno risentito i ricavi complessivi risultati in aumento soltanto per il 27% degli intervistati; tavola 6), evidenziando nel comparto una minor soddisfazione dal punto di vista dei ricavi. Nel complesso le strutture di ristorazione sono state meno soddisfatte di quelle ricettive con un 43% di intervistati che, nonostante un aumento della clientela, ha incassato di meno (tavola 6).
In definitiva il sentiment degli operatori