Udine – “Siamo alla ricerca di fondi per creare a Udine una cittadella
dell’artigianato a servizio della città”: un progetto, quello
illustrato dai vertici di Confartigianato Udine, che ha incassato il
placet del candidato sindaco nella corsa per Palazzo D’Aronco, Adriano
Ioan, sostenuto dalle tre liste civiche “Identità civica”,
“Associazione 2013”, “Per Udine”. Il progetto della cittadella è stato
descritto dal presidente Graziano Tilatti: “Si tratta di mettere a
servizio di Udine e della nostra categoria artigiana una serie di
spazi espositivi, congressuali, laboratori, sia per poter lavorare sia
per poter presentare e vendere i prodotti, sull’esempio di quanto
realizzato da altre città italiane, come Vicenza”, idea sostenuta
anche da Mauro Damiani, presidente del consiglio zonale di Udine e da
Daniele Nonino, presidente di Confartigianato Udine Servizi srl.
Il
candidato sindaco Ioan ha apprezzato questo disegno: “Riunificare
tutti gli spazi consentirebbe di razionalizzare l’offerta e di non
disperdere le vostre risorse, del resto una delle criticità è proprio
il fuggi fuggi degli artigiani da Udine, fatto che ovviamente
impoverisce la città”. I vertici di Confartigianato hanno espresso al
candidato il desiderio di poter contare su di un “maggiore dialogo fra
il Comune di Udine e le amministrazioni vicine per creare politiche di
gestione del territorio integrate ed efficienti e anche per realizzare
politiche lungimiranti di insediamento produttivo e insediativo.
Tilatti ha rilevato il degrado a cui si assiste a causa della
desertificazione: “E’ sotto gli occhi di tutti – ha dichiarato – il
dato dell’abbandono di Udine da parte delle imprese artigiane che se
ne vanno via dalla città sia per trovare comuni nei quali i costi
siano inferiori (a partire dagli affitti), sia per intercettare i
consumi (che a Udine si sono drasticamente ridimensionati)”.
Altre
imprese artigiane invece decidono di chiudere. L’appello unanime è
quello di riuscire a mantenere il più possibile le imprese artigiane,
che non hanno ancora sbaraccato o non hanno ancora abbassato le
serrande, a Udine. “Si deve prestare la massima attenzione – dichiara
Ivan Baiutti, componente del consiglio zonale di Udine – a quelle
imprese che presentano una ricaduta economica e sociale sul
territorio”.
I rappresentanti della categoria hanno manifestato a Ioan ulteriori
criticità che la prossima amministrazione comunale dovrebbe risolvere:
la recente revisione del piano regolatore in generale non ha accolto
alcune istanze delle aziende artigiane penalizzandole ulteriormente,
inoltre la diversa destinazione di alcuni terreni prima edificabili
(divenuti poi terreno agricolo) ha creato ulteriori pesanti problemi
finanziari alle piccole aziende artigiane friulane che avevano in
garanzia questi immobili per i fini bancari.
Una delle novità più importanti emerse dalla riunione è di puntare per
l’accesso al centro storico della città sulla mobilità elettrica quale
innovativo sistema per non inquinare e limitare i consumi.