Via libera alla seconda edizione del premio letterario Per le Antiche Vie, promosso dall’omonimo circolo d’arte e di cultura, patrocinato, tra gli altri, dalla Provincia di Pordenone e presentato questa mattina nella sala stampa dell’ente di largo San Giorgio.
Il tema di quest’anno è “Viaggio in Friuli Venezia Giulia: raccontare una regione molto speciale”, che rispecchia l’obiettivo del circolo di valorizzare le risorse umane, storiche, artistiche, culturali e naturali del Fvg.
“Un’operazione che la Provincia abbraccia volentieri – ha sottolineato il vicepresidente della Provincia Eligio Grizzo – perché rientra idealmente nel nostro progetto di rilancio dell’identità, delle peculiarità e delle risorse del territorio”.
Un concorso che verrà presentato al pubblico sabato 23 febbraio alle 16 a palazzo Toffoli di Montereale Valcellina, con “cornice” di sculture realizzate dall’artista Jan Corona. “Le opere esposte riguardano il disastro del Vajont – ha illustrato il presidente del circolo Vittorio Comina – quest’anno ricorre infatti il 50esimo anniversario, occasione che potrebbe offrire un buon spunto per racconti legati ad un pezzo di storia, seppur tragica, del Friuli”.
Il concorso premierà i 3 migliori manoscritti con degli assegni da 600, 300 e 150 €. Il termine per inviare il proprio lavoro è il 6 luglio, a patto che si tratti di un racconto inedito in italiano, non premiato in altri concorsi, non comparso nel web, mai stampato.
Chiunque abbia computo 18 anni può partecipare, sbizzarrendosi in un’opera frutto di fantasia oppure attinente alla realtà, ma che sia ambientata completamente o in modo significativo in Fvg.
La novella non deve superare le 12mila battute, deve essere titolata in modo originale e fatta pervenire al comitato organizzatore per posta oppure via e-mail, ma anche consegnata a mano (tutti i dettagli si trovano nel bando di concorso pubblicato, da domani, nel sito www.perleantichevie.it).
Il regolamento è lo stesso dello scorso anno, quando furono proclamati vincitori il cordenonese Antonio Cosimo De Biasio con la novella “Il figlio del podista”, lo spilimberghese Mario Marcantoni con “Giacomino” e il trevigiano Tullio Rossi con “Gli ultimi fuochi d’inverno”.
Un’edizione fortunata, la prima, che ha registrato la partecipazione di 64 concorrenti provenienti da varie località italiane, una buona qualità dei racconti, una discreta tendenza alla sperimentazione dei generi letterari, ed ha prodotto un’esauriente antologia con le opere finaliste.
Mantenendo gli stessi rigorosi canoni (il manoscritto non deve essere firmato o riconoscibile) la Giuria procederà alla scelta dei finalisti e alla nomina dei vincitori, che verranno premiati pubblicamente il 19 ottobre.