L’Ambito Distrettuale del Cividalese, in collaborazione con l’associazione di volontariato per la disabilità “Partecipa!”, organizza un incontro per presentare le iniziative le attivate a favore di ragazzi e dei giovani disabili. Sarà illustrato l’ultimo progetto di pet therapy elaborato dalla fattoria didattica “ZampAmica” di Purgessimo. L’appuntamento si terrà mercoledì 11 settembre 2013, alle ore 18, nella sala riunioni nel Palazzo delle Associazioni, a Carraria (ex sede Inps). Dalle 16 alle 17.30 sarà possibile visitare la fattoria sociale “ZampAmica” che si trova al civico 8 di Strada del Mulino, a Purgessimo.
“Partecipa!”
“Partecipa!” è un’associazione di volontariato per la disabilità, con sede a Moimacco, istituita nel 2010 per espressa volontà di alcune famiglie e di alcuni volontari. Le finalità sono di solidarietà sociale a favore di persone disabili e di soggetti che si trovano in situazioni di svantaggio psichico, fisico, sensoriale o sociale di qualsiasi età.
Le fattorie didattiche a Cividale del Friuli
Oltre alla fattoria “ZampAmica”, nel comune di Cividale del Friuli sono attive anche la fattoria didattica e sociale “Ronco Albina”, a Spessa, che, fra le moltissime attività, organizza iniziative a favore dei minori con l’ausilio degli asini, la “Villa Rubini” e “Il giardino del chiostro”.
Cosa sono le fattorie didattiche e sociali
Le fattorie didattiche e sociali sono inserite in un apposito elenco dell’Ersa regionale. Sono una risorsa attiva e pratica per far conoscere a studenti e al pubblico in genere il mondo rurale, la sua cultura, le sue tradizioni e attività, la vita degli animali, l’origine dei prodotti, attraverso un approccio esperienziale, interattivo e piacevole sulle tematiche dell’alimentazione di qualità, del consumo consapevole, dello sviluppo sostenibile e dell’ambiente. Si configurano come laboratorio d’insegnamento all’aperto: l’educatore è l’agricoltore stesso, che trasmette il “sapere” del proprio lavoro, nel suo significato e anche nella fatica. Assumono la qualifica di “Fattorie sociali” quando estendono i loro servizi a favore di persone che presentano forme di fragilità o di svantaggio psico-fisico o sociale o a fasce di popolazione che presenta forme di disagio sociale, attraverso l’offerta di servizi educativi, culturali, di supporto alle famiglie e alle istituzioni didattiche.