La SISSA si congratula con il fisico, al quale ha assegnato il PhD honoris causa
È stato assegnato oggi il Premio Nobel per la Fisica a Peter Higgs e a François Englert, i due fisici che hanno teorizzato il celebre Bosone, la particella dal cui campo deriva la massa di tutte le altre nell’Universo. La Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste, che solo poche settimane fa ha assegnato a Higgs il PhD honoris causa in Theoretical Particle Physics, esprime viva soddisfazione per questo importante riconoscimento.
Se lo aspettavano tutti, lo stesso Peter Higgs sembrava in trepidante attesa di questo importante riconoscimento, annunciato poco fa: il fisico scozzese e il collega belga François Englert hanno vinto un meritato Premio Nobel per la Fisica, per il loro lavoro teorico sul Bosone di Higgs, la particella recentemente rivelata dall’acceleratore di particelle LHC.
Grande è stata anche l’emozione alla SISSA, che proprio pochi giorni fa ha assegnato a Higgs il PhD honoris causa. “La scoperta del Bosone di Higgs con gli esperimenti ATLAS e CMS del CERN lo scorso luglio è una pietra miliare nella storia della fisica teorica”. Spiega Guido Martinelli, direttore della SISSA. “Nel 2013 sono stati fatti ulteriori progressi nelle misurazioni delle proprietà di questa particella, e i dati finora ci dicono che la particella ha proprio le caratteristiche anticipate dal Modello Standard”.
Alla cerimonia per l’assegnazione del titolo, che si è tenuta alla SISSA lo scorso 26 settembre, Higgs non ha potuto essere presente e il riconoscimento è stato ritirato, da da Guido Tonelli e da Anna Di Ciaccio, i due fisici rappresentanti rispettivamente di CMS e Atlas, gli esperimenti del CERN che hanno portato alla scoperta materiale della particella. Tonelli nell’occasione ha dichiarato che la storia di Higgs “è un messaggio per il futuro, dobbiamo curare la prossima generazione di scienziati, come quelli che studiano oggi alla SISSA”.
“Quando Peter Higgs introdusse il Bosone che porta il suo nome, un esperimento in grado di scoprirlo non era neppure immaginabile, data la tecnologia disponibile negli anni Sessanta” ha concluso Martinelli. “Sono stati fatti giganteschi passi in avanti da allora, e oggi siamo in grado di celebrare questo incredibile risultato dell’intelligenza ma anche dell’immaginazione umana. Siamo davvero molto felici per il premio Nobel e ora aspettiamo una visita di Higgs qui alla SISSA”.