Spesso si sente dire che non ci sono più le mezze stagioni, ma se si guarda l’ Udinese nulla è più sbagliato.
La mezza stagione che vivono i bianconeri è un autunno grigio, ventoso, piovoso e triste. Forse la gente non và allo stadio anche per questo, se la squadra trasmette le sensazioni appena elencate, la voglia è proprio quella di restare sotto la copertina al calduccio a bere un buon bicchiere e mangiare le castagne. E’ vero se andiamo ad analizzare la partita, qualche piccolo miglioramento si è visto, il pareggio ci sarebbe stato tutto, dato che il Milan, ridotto all’ osso dagli infortuni, ha fatto 2 tiri in porta ed 1 goal, bello quanto fortunato, mentre l’ Udinese ne ha fatti 2 cogliendo una traversa, ma è anche vero che se l’ Udinese avesse giocato come la squadra che conoscevamo, avrebbe potuto fare risultato e forse bottino pieno. Ma dov’ è l’ Udinese delle 8 vittorie dello scorso anno? Quell’ Udinese, si è smarrita e stà cercando di ritrovarsi, nei piedi di Lazzari che dovrebbe essere il faro del centrocampo e per ora è solo una candelina, nei numeri di Muriel che invece di sfoderare talentuosi goals è costretto a leccarsi le ferite, nell’ estro di capitan Totò che fa il possibile, ma anche lui non è in forma come i suoi compagni Basta, Gabriel Silva, Pereyra, ed un p’ò tutti in questi autunni Guidoliniani che ormai dovremmo conoscere dato che è sempre così, si parte in sordina per finire col botto…Intanto domenica c’è la Roma e per far punti ci vorrà l’ Udinese del sole più che quella delle nuvole.