Ora che i dati della Forestale confermano la contaminazione non ci siano più scuse per non agire
“Con grave ritardo, ma finalmente il Corpo Forestale dello Stato ha reso pubblico ciò che era ineludibile: ovvero che le improvvide semine di Mon 810 a Vivaro e a Mereto di Tomba hanno lasciato un inquinamento che arriva al 10% sul mais dei terreni vicini. E questa è solo la contaminazione sulla coltura, nulla si sa su quella avvenuta verso le specie spontanee. Ed infine c’è il problema del miele, conclamatamente contaminato dal polline OGM.
Tutto in barba alle rassicurazioni degli “scienziati” assoldati dalla Monsanto che negli ultimi mesi hanno infestato le campagne friulane, dimostrandoci quanto siamo retrogradi ed informandoci di quanto male ci può fare la polenta.
AIAB, APROBIO, ISDE, Legambiente e WWF sollecitano ora la Presidente Serracchiani ed i Ministri competenti a deporre ogni indugio ed affrontare con decisione il problema per arrivare all’unica conclusione possibile: l’applicazione della clausola di salvaguardia. Già si sono resi responsabili dell’attuale disastro che peserà, e non poco, sulla reputazione delle eccellenze agro-alimentari friulane, non continuino quindi a rimpallarsi colpe e spazi d’azione: si incontrino e ne escano con una strategia condivisa, efficace e subito implementata. Ed intanto (subito!) si renda operativo il decreto interministeriale, corredandolo di un serio piano sanzionatorio.
Ha dell’incredibile il fatto che il Ministro dell’Ambiente Orlando riproponga il palleggio, invitando le Regioni all’ormai superata emanazione dei piani di coesistenza, ma la cosa conferma la grande confusione e superficialità con cui si affronta il problema. Per fortuna la cosidetta società civile si è già espressa e continua a farlo: più di 7.000 cittadini si sono attivati in una settimana per far sentire la loro voce contraria agli OGM ed ai danni che essi provocano (chi non avesse ancora firmato: www.change.org/friuliogmfree).
Le associazioni intanto continuano la loro azione informativa: dalla settimana prossima inizia il ciclo di incontri di approfondimento sui perchè del NO AGLI OGM. Il primo appuntamento si terrà a Codroipo (terra di riordino fondiario ed ettaro lanciato che ha già sacrificato troppo del suo territorio e dei propri contadini al mito della monocoltura di mais): venerdì 15 novembre alle 17:30, presso la sala della BCC in piazza Giardini Pubblici, con Simone Vieri, professore di Economia ed Estimo Rurale, per approfondire le ricadute economiche della coltivazione di Mon 810.”
AIAB-FVG