Un banco ideato ad hoc per una classe 2.0, quelle in cui la didattica è invertita, senza l’insegnante che spiega dalla cattedra; un banco versatile che si incastri “a puzzle” con gli altri, per un’aula dove i veri protagonisti sono gli allievi stessi, che con tablet, pc, ipad e Lim vanno alla ricerca di informazioni mentre il docente gira tra i banchi a rinforzare il messaggio e a coordinare i gruppi. È l’ambizioso progetto – finora inedito in regione ma presumibilmente, con questa formula, anche a livello nazionale – realizzato dall’Ipsia/Mailignani di San Giovanni al Natisone, settore legno e arredo, in collaborazione con gli studenti delle elementari e medie di Manzano. Un centinaio di ragazzi, suddivisi in gruppi da 10 di età diverse (dagli 8 ai 18), hanno lavorato in sinergia un’intera mattinata per creare il banco “tecnologico” che vorrebbero nelle loro scuole.
Usando una piantina della classe in scala 1:10 hanno fatto proposte partendo da una figura base geeometrica; dopo aver ritagliato e colorato il cartoncino, alla fine del lavoro ogni gruppo ha appeso la sua piantina (10 in tutto) a un espositore, collocato nell’atrio dell’Ipsia/Malignani. Ora lo step successivo: la realizzazione dei prototipi in scala nel laboratorio della scuola. Ad introdurre l’inedita iniziativa, denominata “La scuola si progetta”, i dirigenti Iannis e D’aronco, il presidente dell’Asdi Sedia Maurig, il sindaco di San Giovanni Costantini. Entuasiasti i commenti dei docenti che hanno seguito il progetto: “era un piacere veder lavorare bambini e grandi assieme, con le loro idee nuove, fresche. I bambini hanno tanta fantasia e molta manualità con la tecnologia, i grandi – che hanno fatto da tutor, ma sempre lasciando i più piccoli liberi nell’invenzione – hanno sfruttato la loro preparazione informatica per dare forma alle idee, disegnando col cad e facendo simulazioni; ci si è concentrati prima sulla forma, poi sui dettagli (gambe, feritoie per cavi). Tutte le osservazioni sono stati pertintenti e tutti i gruppi hanno completato il lavoro”.
“Il confronto tra studenti di diverse età, che si sono espressi su come vorrebbero gli spazi in classe – afferma il presidente dell’Asdi Sedia Giusto Maurig -, è l’ottica con cui noi stiamo portando avanti un concetto di scuola proiettata verso il futuro che, tenendo ferme le competenze, raccolga anche le indicazioni dei ragazzi e al contempo le richieste del mercato”. L’Asdi sta lavorando affinché la didattica “classica”, con il contributo di istituzioni e la partecipazione attiva di associazioni di categoria provinciali, “si vesta a seconda delle esigenze delle imprese. E sono gli stessi ragazzi a creare il cambiamento a partire dalla scuola”. L’auspicio è che un domani non lontano si possa produrre il banco 2.0 dei ragazzi friulani, magari conquistando l’attenzione, tramite l’Asdi, di qualche lungimirante azienda del Distretto che voglia investire sul futuro.
“L’attività di orientamento in verticale tra le scuole del nostro territorio IC Manzano e Malignani San Giovanni – aggiunge sull’inizitaiva la maestra manzanese Antonella Brugnoli – ha coinvolto la classe 3° media e la 3° della scuola primaria di Manzano, così come auspicato dalla Comunità Europea, che indica la necessità di accompagnare gli studenti nel percorso di scelta del corso di studi fin dalla scuola primaria. Le modalità d’incontro e di lavoro sono state fortemente innovative e hanno favorito lo scambio, attivando la cooperazione tra studenti di diversi ordini di scuole, fino alla elaborazione comune, in ogni gruppo misto, di un progetto di classe con arredi funzionali all’utilizzo dei tablet e al lavoro di gruppo. I banchi progettati dai gruppi di studenti hanno forme ad incastro che permetteranno di modificare il setting della classe. L’incontro particolarmente riuscito grazie all’organizzazione dei lavori, alla disponibilità dei dirigenti e dei docenti, e all’impegno profuso da tutti gli studenti, dai più piccoli ai più grandi”.