Sono in fase di definizione gli ultimi dettagli per la visita Sua Santità XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso in programma il 22 e 23 maggio prossimi. Oggi a palazzo Belgrado la visita al presidente on. Pietro Fontanini del Ghesce Là Lobsang Phende, da undici anni nel monastero buddista di Polava, nel comune di Savogna, gestito dal centro Cian Ciub Cio Ling, dove è attiva una comunità con oltre duecento fedeli. Dopo la sua lunga permanenza in Friuli, Lobsang Phende è stato chiamato direttamente dal Dalai Lama a guidare il più grande monastero tantrico dell’India, nel Sud del Paese. E proprio nel corso della visita del Dalai Lama il presidente Fontanini ribadirà, durante l’incontro privato previsto, la propria solidarietà al popolo tibetano.
Il Consiglio provinciale ha predisposto un ordine del giorno per rendere omaggio al popolo tibetano e, nel giorno in cui si è ricordato il 53° anniversario dall’insurrezione di Lhasa, a palazzo Belgrado, sede dell’amministrazione provinciale, era stata issata la bandiera del Tibet. Il 10 marzo scorso è stato celebrato in molte parti del mondo l’anniversario dell’insurrezione popolare scoppiata contro l’occupazione cinese del Tibet. L’invasione da parte della Cina fu un atto di aggressione e violazione della legge internazionale. Da allora il genocidio culturale ed etnico perpetrato ai danni del popolo tibetano ha mietuto migliaia di vittime e i tibetani dopo 62 anni sono ancora ridotti ad essere minoranza nella loro stessa terra o esuli per il mondo.
«Sono vicino alla loro sofferenza – ha detto – Fontanini. Per le indicibili ingiustizie che stanno patendo vorrei così esprimere la solidarietà mia e di tutta l’amministrazione provinciale». Nel corso della visita in programma per il 22 e 23 maggio prossimi, è inserito, dunque, un incontro con i rappresentanti del Friuli. «Ritengo sia un atto doveroso da parte di chiunque rappresenti un’istituzione in un Paese civile – ha detto Fontanini – manifestare il proprio rispetto e la propria vicinanza a un uomo che sta lottando per il suo popolo. Sono felice che il Dalai Lama torni in Friuli e che si rafforzi il legame tra il mondo friulano e quello tibetano nel nome della pace».