Donare il sangue e i suoi emoderivati può davvero salvare una vita.
Se nessuno lo facesse, molti bambini malati di leucemia non potrebbero sopravvivere, così come le persone in gravi condizioni per un incidente o durante un trapianto di organi.
È iniziata con questa premessa la “due giorni” organizzata della locale sezione dei Donatori di Sangue e dal CIL di Chiasottis, che nella serata di venerdì 10 giugno, con l’aiuto della dottoressa Rinaldi Cristina e del sociologo Don Vincenzo Salerno hanno cercato di avvicinare la nutrita presenza di pubblico all’esperienza del Dono.
“Durante la serata si sono toccati temi importanti e di attualità – ci spiega il Presidente della Sezione Achille Ermacora – oltre al Dono del Sangue, abbiamo conosciuto più approfonditamente il dono del Midollo Osseo, degli Organi e del Cordone Ombelicale; nella seconda parte, attraverso le parole di Don Vincenzo, si è discusso sulla questione morale della donazione nella nostra società”.
Nella giornata di domenica 12 giugno a Chiasottis, nella splendida cornice antistante la chiesetta di San Martino, la cerimonia è entrata nel vivo per la 48esima festa della Sezione con la celebrazione liturgica officiata da Don Giordano Simeoni il quale ha ringraziato tutti i donatori per il ruolo che ricoprono nella società attuale.
Come consuetudine dopo i discorsi del Rappresentante di Zona Sig. Domenico Rebeschini, del Sindaco di Pavia Mauro Di Bert e del Presidente di Sezione Achille Ermacora, si è passati alle premiazioni.
“Nel mio discorso ho voluto elogiare e ringraziare – aggiunge il presidente – i 30 donatori benemeriti, in particolare Govetto Stefano e Tessaro Adriano che con le loro 100 donazioni hanno ricevuto la Goccia d’oro, la più alta onoreficenza che un donatore possa ricevere. Questa è la dimostrazione del significato della definizione “campioni di vita”.
La festa è continuata poi nel parco festeggiamenti di Risano per il Convivio Sociale con l’augurio a tutti di ritrovarsi il prossimo anno a Persereano.