Bilancio controlli in Friuli; recupero crediti senza Equitalia
La Provincia di Gorizia ha acquistato il 10 per cento delle quote Ucit (controlli impianti termici) divenendo socio della società interamente pubblicata e deputata a tenere sotto sorveglianza gli impianti provinciali e comunali. La Provincia di Udine, che ne detiene circa il 70 per cento, ha ceduto il 7,8%, e la restante parte è stata ceduta dal comune di Udine, per consentire l’operazione. E in attesa che anche la Provincia di Pordenone faccia il suo ingresso in Ucit, ampliando il raggio d’azione della società, l’assessore alle Partecipate, Adriano Ioan, commenta con soddisfazione questo traguardo: “La previsione di un’area territoriale comprendente anche i territori delle province di Gorizia e Pordenone consentirà, oltre ad incrementare gli introiti, ad ottenere significativi sgravi fiscali utili per il risultato d’esercizio. La richiesta avanzata da Gorizia di poter entrare in Ucit conferma il modello di organizzazione efficiente di cui stiamo dando prova da anni”. Dal canto suo l’assessore all’Energia, Stefano Teghil, prevede che “l’allargamento territoriale favorirà il lavoro degli operatori grazie all’unificazione del servizio e si manifesteranno positive ricadute per i cittadini sul versante della calmierizzazione.
Sulla base di stime calcolate sul numero di impianti, l’Ucit prevede di accrescere le entrate di 145 mila euro circa l’anno che vanno ad aggiungersi ai 707 mila euro di fatturato in bilancio 2011 che risulta in utile. Di questi ricavi, 479 mila euro sono il frutto della vendita dei ‘bollini’, introdotti nel corso del 2008, a conferma della situazione di regolarità in cui si trovano la maggior parte dei cittadini: si tratta del versamento effettuato direttamente dal cittadino/utente, ma anticipato dal manutentore che poi addebita il costo al proprio cliente apponendo sul rapporto di controllo tecnico il contrassegno, numerato, acquistato direttamente da Ucit. L’altra quota di ricavi proviene dall’attività ispettiva: nel corso del 2011 sono stati effettuati 7 mila 537 controlli (che avvengono sul 5 per cento degli impianti) di cui 1.603 nel territorio del Comune di Udine. Complessivamente, installati territorio comunale e provinciale, si registrano 150 mila impianti di cui il 95 per cento si attestano under 35 kilowatt.
Un segno d’attenzione per il cittadino è dato da tariffe che sono rimaste invariate a partire dal 2008. L’Ucit ha deciso di non servirsi di Equitalia per il recupero dei crediti relativi all’esercizio 2006, avendo preferito procedere al sollecito attraverso uno studio legale: i risultati di questa scelta sono premianti dal momento che si è raggiunto un recupero percentuale dell’80 per cento. Con la stessa modalità indipendente da Equitalia, l’Ucit agirà per incassare i pagamenti dovuti per gli anni successivi.
Sono comunque in calo le anomalie rilevanti negli impianti, mentre rimane sempre alta la percentuale degli utenti totalmente inadempienti, nel senso che non hanno mai eseguito alcuna manutenzione ordinaria. Le altre criticità segnalate riguardano specialmente il valore di monossido di carbonio – contenuto nei fumi della combustione del generatore di calore che è insufficiente, parametro di notevole importanza in riferimento ai controlli di efficienza energetica – e l’indice di fumosità irregolare per i generatori funzionanti a combustibile liquido.