Le bandiere e le ragioni dei friulani in grande evidenza sui quotidiani e sulla televisione austriaca
Sabato 24 marzo, la campagna che circonda Klagenfurt è stata la splendida cornice di una manifestazione che ha visto convergere Austriaci, Sloveni e Italiani in difesa di un territorio aggredito dall’ennesimo progetto energetico che nulla ha a che vedere né con la green economy, né con le regole della democrazia.
Una nuova centrale a gas che nessuno vuole e che appartiene al lucroso affare di una energia a disposizione dei potentati, non certo della popolazione, che ne subisce le conseguenze ambientali ed economiche. Renato Garibaldi, instancabile animatore di Carnia in Movimento, ha ritenuto di dover partecipare e il Comitato per la Vita del Friuli Rurale ha subito raccolto l’invito. Sin troppo evidente è il sottile, invisibile filo che lega quell’affarismo energetico che in Europa sta sovrastando i governi nazionali e cinicamente attraversa i confini per autogiustificarsi con il facile presupposto di garantire la sicurezza energetica.
Gioiosa l’atmosfera che ha visto l’adesione di centinaia di partecipanti di ogni età e a dir poco entusiastica la accoglienza riservata agli italiani. Splendida l’organizzazione. Numerosi, competenti ed appassionati gli interventi dei relatori, intercalati da una festosa band austro-carioca.
Tibaldi, portando i saluti e la solidarietà dei Comitati del Friuli, della Agrarna Skupnost