È partito negli scorsi giorni il progetto Remida, con il convegno “La sostenibilità energetica nell’area mediterranea”, in cui sono state presentate i migliori esempi nel campo del risparmio energetico e nell’uso delle risorse energetiche rinnovabili e alternative.
Durante gli interventi sono state illustrate alcune “buone pratiche” finalizzate alle attività di catasto e verifica degli impianti considerati più “energivori”, successivamente riqualificati, nel settore della illuminazione pubblica, utilizzo di biomasse boschive ad uso riscaldamento e installazioni di impianti fotovoltaici.
Con un budget totale di 1.596.260 euro, di cui 223.000 per le attività promosse dalla Provincia di Gorizia, il progetto Remida ha visto il coinvolgimento di dieci partner dell’area mediterranea: oltre alla Provincia di Gorizia (leader partner), anche Informest, la Provincia di Potenza, il Comune di Rubi (Catalogna – Spagna), l’Agenzia per l’Energia di Ribera (Valencia – Spagna), il Comune di Podgoriza (Montenegro), il Comune di Gracianiza (Bosnia-Herzegovina), il Comune di Sentrupert (Slovenia), l’associazione per la cooperazione European Regional FrameWork (Grecia) e l’unione di Comuni della zona Pays de Sorgues e Monts di Vancluse (Francia). Partner dell’area Mediterranea con un vasto territorio in cui le trasformazioni determinate dai cambiamenti climatici, come l’innalzamento della temperatura, rendono urgente un nuovo e sostenibile modello di sviluppo. Ecco perché saranno avviate delle strategie nel settore della sostenibilità