Definita nuova Aia, con prescrizioni vincolanti per l’azienda
Trieste, 28 gen – E’ stata rilasciata alla Siderurgica
Triestina un’Autorizzazione integrata ambientale di nuova
generazione, che sostituisce la precedente: vincoli stringenti
alle singole emissioni (determinati in base alle migliori
tecnologie disponibili), fissazione di valori-obiettivo da
raggiungere e la possibilità di rivedere ogni anno la
Autorizzazione, in base al raggiungimento degli obiettivi fissati.
Inoltre, se non saranno rispettati i più stringenti parametri
ambientali, da oggi adottati, verrà determinata una riduzione
della produzione industriale.
In considerazione dell’adozione – prevista per la prima volta –
della “Valutazione di impatto sulla Salute”/Vis, alla proprietà
vengono imposte prescrizioni più rigorose e significative.
Agli interventi strutturali in atto nell’impianto siderurgico
dovranno corrispondere nella stazione di monitoraggio dell’Arpa,
l’Agenzia regionale per l’Ambiente, posizionata a San Lorenzo in
Selva, dei valori soglia di qualità dell’aria (Pm10) non
superiori a 40 microgrammi per metrocubo (µg/m3) come media sui
12 mesi precedenti e 70 µg/m3 come media delle 24 ore da non
superare più di 35 volte sempre nei 12 mesi precedenti, mentre
l’individuazione del benzopirene è posta a 1 nanogrammo per
metrocubo (ng/m3) quale media sui 12 mesi precedenti.
Inoltre, nei punti di monitoraggio delle deposizioni al suolo
lungo il perimetro della ferriera (“Portineria operai” e
“Palazzina Qualità”) viene posto un obiettivo di polverosità su
base mensile non superiore a 500 milligrammi per metroquadrato al
giorno (mg/m2/giorno).
Nelle altre stazioni di rilevamento (di via Pitacco, via
Carpineto, zona via Cesare Rossi e di via Ponticello 54) il
limite mensile di polverosità è fissato a 250 mg/m2/giorno e
quello medio sui 12 mesi a 140 mg/m2/giorno.
Tutti questi valori-obiettivo, viene prescritto nel rilascio
dell’Aia allo stabilimento, saranno verificati e aggiornati già
nel 2017, nonostante l’Autorizzazione venga rilasciata per un
periodo di dieci anni, così come impone la legge.
All’azienda è inoltre indicato di produrre uno studio per la
cosiddetta caratterizzazione, cioè la determinazione, delle
principali sorgenti di odori presenti nell’impianto e per la
valutazione dell’impatto olfattivo (accanto alla nuova
installazione di una pompa per il prelievo di campioni di aria,
“da analizzare in olfattometria dinamica”, riconosciuto dalla Ue
come metodo ufficiale per il riconoscimento della concentrazione
di odori in campioni gassosi), nonché uno piano di risanamento
acustico nell’arco di due anni e mezzo.
Il lavoro istruttorio, al rilascio dell’Aia, da parte della
Conferenza dei servizi si è sviluppato nell’ambito di otto
sedute, tra giugno e dicembre 2015, con la partecipazione della
Regione e di Arpa FVG, della Provincia e del Comune di Trieste,
dell’Azienda per l’assistenza sanitaria n.1 “Triestina”, dei
vigili del Fuoco, dell’Acegas e (senza diritto di voto) della
proprietà: i rappresentati di Regione, Provincia e Comune hanno
approvato all’unanimità la Relazione Istruttoria.
Con questo provvedimento è previsto un forte impegno di Regione
ed Arpa nell’attività di monitoraggio e controllo.