La questione della ferrovia e l’impatto sulla città di Udine sono temi
che devono essere affrontati in maniera complessiva, con il supporto
anche dei tecnici: questa la premessa del candidato sindaco nella
corsa a Palazzo D’Aronco Adriano Ioan, sostenuto dalle liste civiche
“Identità civica”, “Associazione 2013”, “Per Udine”.
Sull’argomento,
Ioan, che parteciperà domenica mattina alla mobilitazione, su invito
del Comitato dei cittadini, si è confrontato in un incontro con
l’europarlamentare Antonio Cancian, componente “titolare” della
Commissione per il Trasporto e il Turismo e membro “supplente” della
Commissione per l’Industria, la Ricerca e l’Energia. Nel faccia a
faccia, riferisce il candidato sindaco, Cancian mette a disposizione
le sue competenze tecniche per supportare il Comitato ed aiutarlo a
giungere ad una soluzione del problema.
Ovviamente, specifica Ioan,
“ogni soluzione con possibilità di riuscita dovrà vedere il concorso
di tutti i soggetti istituzionali in particolare delle Regione FVG con
l’assessore Riccardo Riccardi.
“Il ragionamento va affrontato su due livelli, quello della
programmazione europea e quello della realizzazione nel territorio”,
premette Cancian, ricordando che “a livello europeo gli investimenti
si concentreranno sui grandi assi ferroviari, secondo un concetto di
riequilibrio modale che dovrebbe portare maggiori quantità di traffico
verso la ferrovia”. Nel caso di Udine – ha spiegato – “la situazione
è quella di un nodo strategico importante nel corridoio
Baltico-Adriatico, si pensi anche alla presenza dell’interporto di
Cervignano, considerato il Corridoio n.1 dall´Europa, su cui a livello
non solo nazionale, ma anche europeo si intende investire.
Certo, è
indispensabile individuare soluzioni meno impattanti, come lo
spostamento del traffico sulla linea esterna che potrebbe essere
potenziata con interventi infrastrutturali e non escludere nessuna
soluzione, compresa la realizzazione di un tunnel sotterraneo”. La
condivisione con la cittadinanza è un dovere imprescindibile per Ioan
e Cancian: “Da un punto di vista della realizzazione è importante
garantire il rispetto dei tempi e questo passa necessariamente per
scelte condivise con la cittadinanza”.
Il principio di sussidiarietà
infatti impone all’UE di non intervenire sul tracciato, ma l´UE stessa
incoraggia soluzioni concertate – aggiunge il deputato europeo – che
riducano l´impatto delle opere in un´ottica di sostenibilità che non
può essere solo economica ma anche sociale ed ambientale, come
stabilito dalla strategia Europa 2020.
Per il Nord-Est si punterà allo sviluppo della direttrice Est-Ovest
TS-MI-TO lungo il corridoio mediterraneo e della direttrice Nord-Sud
lungo il Corridoio Baltico-Adriatico, che collegherà i Porti
dell´Adriatico con i nuovi mercati europei. “Su questi assi si
concentreranno – chiarisce – gli sforzi economici dell’UE, disposta a
contribuire direttamente per le opere che sono parte del network
europeo”.