I tecnici del Servizio geologico della
direzione regionale Ambiente hanno partecipato, nei giorni
scorsi, ai lavori dell’ottavo workshop dei Geoparchi italiani,
evento dedicato alla tutela, valorizzazione e gestione della
geodiversità, ospiti del Pollino Unesco Geopark a Mormanno in
provincia di Cosenza.
“Abbiamo ricevuto vivo apprezzamento – spiega l’assessore
all’Ambiente del Friuli Venezia Giulia, Sara Vito – per l’impegno
dedicato dalla Regione alla valorizzazione della geodiversità
anche attraverso la creazione di una rete di geoparchi, progetto
sul quale stiamo lavorando con grande impegno perché crediamo che
la valorizzazione ambientale e culturale della nostra regione sia
la strada da percorrere per uno sviluppo sostenibile”.
In particolare, durante la presentazione dei geoparchi Fvg sono
state evidenziate le loro potenzialità anche in chiave
transfrontaliera in siti quali il Carso Classico, il territorio
delle Alpi Carniche e l’area del Canin nel Parco Naturale delle
Prealpi Giulie.
“L’attenzione rivolta dalla Giunta regionale ai geoparchi ed alla
geodiversità – evidenzia Vito – permetterà a breve di disporre
anche di un nuovo strumento legislativo sulla tutela e
valorizzazione del patrimonio geologico e speleologico. Il
disegno di legge è stato approvato dalla Giunta il 17 giugno
scorso e sarà discusso in Consiglio regionale a settembre”.
Questi progetti sono stati realizzati in collaborazione con una
vasta rete di enti ed istituzioni che raggruppa il Comune di
Sežana (Slovenia), l’Università di Trieste, il GAL Carso, le
Comunità montane, il Museo Friulano di Storia Naturale, il
Geopark Karnische Alpen di Dellach (Austria), l’Ente Parco delle
Prealpi Giulie ed altri partner locali.
La particolarità dei geoparchi Unesco sono la valorizzazione del
patrimonio geologico locale in stretta connessione con il
patrimonio naturale e culturale e la creazione dell’opportunità
di generare nuove fonti di reddito attraverso il geoturismo.