Il futuro si chiama gestione integrata dei rifiuti agricoli, prospettiva al vaglio delle associazioni di categoria degli agricoltori, per riuscire a ridurre la produzione del rifiuti, grazie all’impiego di migliori tecniche, recuperare i rifiuti raccolti e ottimizzare i flussi di raccolta. L’argomento, al centro di in un incontro promosso in Provincia dall’assessore provinciale all’Ambiente, Enio Decorte, è stato trattato sottoponendo la bozza dell’Accordo di programma predisposto da A&T2000 Spa, il cui obiettivo è quello di agevolare il settore agricolo per ottenere vantaggi in termini ambientali, economici e di controllo. A questo progetto potranno in futuro aderire, tramite convenzione, tutte le aziende agricole. Adesso si è ancora alla fase preliminare della discussione fra tutti gli attori interessati e l’iter necessita di ulteriori approfondimenti e discussioni.
“Nel territorio della provincia di Udine – ha dichiarato l’assessore Decorte – si trovano decine di migliaia di micro aziende agricole, soprattutto a carattere familiare, con una superficie coltivata che si attesta sui dieci ettari per azienda. Si tratta pertanto di aziende che non sono strutturate adeguatamente per poter adempiere in modo corretto a tutte le incombenze burocratiche, per altro sempre più complesse”. Per quanto riguarda il recupero dei rifiuti, si prevede la raccolta separata e distinta per tipologia di rifiuti e successivo avvio a recupero presso consorzi di filiera o presso impianti di recupero specializzati, applicando una tariffazione in base ai quantitativi effettivi di produzione del rifiuto. L’assessore rileva come con questo progetto permetta anche di “salvaguardare l’ambiente, in particolare riducendo l’inquinamento prodotto dalla gestione non appropriata dei rifiuti”.
Sintetizzando, i vantaggi ipotizzabili per le aziende, nel quadro di un eventuale futuro sviluppo dell’accordo oggetto di esame, si tradurrebbero in: esonero dalla tenuta del registro di carico/scarico e dalla redazione della dichiarazione ambientale annuale; avere un unico interlocutore per la gestione della molteplicità dei rifiuti agricoli; beneficiare di tariffe calcolate con economie di scala, uniformi su tutto il territorio e commisurate alla produzione del rifiuto, oltre alla possibilità di regolarizzare la propria posizione ambientale. Per gli enti che adottano questo accordo, i benefit sono parecchi: intercettare i rifiuti – ha spiegato Decorte – anche piccoli quantitativi, che altrimenti verrebbero conferiti nel circuito dei rifiuti urbani, o abbandonati o trattati in maniera non idonea (ad esempio, inceneriti); attuare un controllo più efficace dei conferimenti dei rifiuti; garantire che i rifiuti gestiti siano avviati, dove possibile, al recupero in impianti autorizzati e che i fornitori dei servizi verranno scelti con selezione ad evidenza pubblica attraverso gare d’appalto. Naturalmente, si procederà, nelle prossime fasi di consultazione, alla verifica di tutti i profili di legittimità rispetto alla normativa esistente.