Cibo, agricoltura, scienza e imprenditoria si incontrano alla SISSA
Lunedi 10 dicembre è il Terra Madre Day, la giornata che l’organizzazione di SlowFood dedica a celebrare il cibo locale, equo e sostenibile per tutti. In quest’occasione la rete delle comunità del cibo Terra Madre, gli scienziati e i produttori enogastronomici locali si incontreranno alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati per una conferenza. Si potranno inoltre visitare la mostra fotografica sul viaggio scientifico “Marco Polo” e la postazione interattiva dedicata a Foodly, il test interattivo per mettere alla prova la consapevolezza alimentare. Alla fine degli interventi sarà offerta una degustazione di vini e cibo locale.
Cibo buono e locale, agricoltura e imprenditoria sostenibile e ricerca d’avanguardia: di questo si parlerà alla SISSA in occasione del Terra Madre Day, la giornata che l’omonima associazione nata da una costola di Slow Food dedica ogni anno a promuovere la produzione locale e proteggere i cibi tipici in tutto il mondo. Il 10 dicembre nell’Aula Magna della Scuola a partire dalle 17.00 saranno presenti numerosi ospiti. Marino Vocci rappresentante di Slow Food Trieste aprirà il lavori della conferenza: “Quest’anno vogliamo concentrarci su tre punti: valorizzare la produzione locale, riflettere sulla riduzione dello spreco e lavorare sul fronte dell’educazione al gusto nei più piccoli”.
La scienza che studia il cibo
Il sapore del cibo non dipende solo da come questo stimola le nostre papille gustative. Ci sono per esempio caratteristiche fisiche che la lingua e la bocca percepiscono per via tattile. Di questo palerà Franco Zanini, ricercatore presso Elettra Sincrotrone: “la microstruttura del cibo, che noi osserviamo con la luce di sincrotrone, è importante per determinare cose come la fragranza del pane, per esempio”. Del futuro del cibo sul nostro Pianeta si occupa invece FoodCast, un progetto di ricerca multidisciplinare che vede la SISSA come capofila. Due saranno gli interventi legati a questo progetto. Francesco Foroni si occupa degli effetti cognitivi del cibo su chi lo consuma: “il colore cambia l’appetibilità del cibo? Il nostro cervello elabora diversamente cibo ‘naturale’ e cibo processato? Queste sono le domande a cui abbiamo cercato di rispondere con la nostra ricerca”. Marco Beria invece si occupa dei mercati agroalimentari: “attraverso i dati che ci offre il mercato globale possiamo capire qual è l’impatto, a vari livelli, del cibo che mangiamo”.
La produzione locale e i progetti innovativi
“Le persone potranno adottare una porzione di terreno agricolo e quindi comprare a un prezzo conveniente del cibo ancor prima che venga prodotto,” spiega Enrico Maria Milič che spiegherà l’azione promossa da Čibo.Sì. “In questo modo le piccole aziende non dovranno chiedere prestiti alle banche. Pensiamo che questa iniziativa inoltre possa stimolare un’agricoltura rispettosa del territorio, creando in più un legame ‘sociale’ fra cittadini e produttori”. Sandi Skerk rappresenterà gli imprenditori vitivinicoli locali: “quella di Trieste è un’area in cui, dopo un lungo periodo di anonimato dal punto di vista della produzione enologica, ci si sta ora impegnando per recuperare e dare il giusto valore a quella che era la tradizione precedente“.
Alla fine degli interventi si terrà una degustazione di formaggi dell’azienda Zidaric e di fancli z duso (frittole con l’anima) di Kaffehaus Romi accompagnati dai vini delle aziende Kante, Skerk e Bole. Si potranno inoltre visitare una mostra fotografica del progetto Marco Polo, la spedizione scientifica lungo la Via della Seta alla ricerca delle radici genetiche del gusto e un’area dedicata a Foodly, con quattro postazioni iPad per giocare a Foodly, un quiz interattivo che permette di testare la conoscenza sul cibo a 360 gradi: dall’economia alla società, dalla biologia all’agricoltura, passando per l’econofisica e le neuroscienze.