In campo l’Università di Udine con la sua proposta al Meeting a Palazzo Belgrado assieme ai rappresentanti delle aree coinvolte per definire le Unità di Paesaggio (UP)
Verso la definizione di linee guida ad hoc per individuare le Unità di Paesaggio (UP), come richiesto dalla Convenzione Europa, attraverso le quali ottenere ricadute turistiche di elevato impatto per la fruizione delle Dolomiti. A Palazzo Belgrado è andata in scena la riunione tecnica della Fondazione Dolomiti Unesco, alla quale hanno preso parte tutti i soggetti coinvolti, sia del Friuli sia del Trentino Alto Adige, finalizzata ad affrontare, fra i vari temi, la fruizione del paesaggio. La proposta per questo progetto è arrivata dall’Università degli Studi di Udine grazie al lavoro condotto dai Dipartimenti di Scienze Agrarie e Ambientali, Scienze Economiche e Statistiche e Scienze Umane.
L’approccio paesaggistico deve considerare la componente percettiva per chi fruisce del bene come turista, sia per chi ne fruisce in veste di comunità residente – hanno dichiarato i relatori – in modo da considerare non solo la componente estetica ma anche il valore in termini culturali ed identitari del bene. In pratica, si tratta di assegnare al paesaggio in sé un ruolo di attivatore economico, ovvero individuare nell’habitat dolomitico tutte le potenzialità rispetto ai servizi di tipo culturale o legati agli aspetti estetico-percettivi verso i fruitori del contesto naturale.
Durante il meeting si è messo mano al modello possibile della gestione con riferimento al turismo ma anche alle attività antropiche che devono essere coordinate in maniera unitaria pur con l’accortezza di prevedere obiettivi di tutela specifici pensati per i singoli siti in un contesto globale di tutela delle risorse naturali. Per lo sviluppo di questo filone innovativo, si è deciso di interfacciarsi con le attività svolte da altri soggetti che collaborano al gruppo di ricerca, come l’EURAC (European Academy of Bozen) e STEP (Scuola per il governo del Territorio