La Giunta regionale, su proposta della
presidente Debora Serracchiani, ha approvato una delibera che
autorizza alla sottoscrizione dell’Accordo di programma quadro
finalizzato alla razionalizzazione del sistema fognario
dell’Ambito territoriale ottimale (ATO) “Orientale Goriziano” –
1° Lotto: potenziamento impianto di depurazione di Staranzano,
con l’Agenzia per la coesione territoriale e il ministero
dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare.
La copertura finanziaria dell’intervento ammonta a 18.243.000
euro ed è assicurata nella quota di 5.100.000 dal Programma
attuativo regionale del Fondo sviluppo coesione e per 13.143.051
da accantonamenti tariffari. Il cronoprogramma prevede l’avvio e
la messa in esercizio del depuratore tra il settembre 2017 e
l’aprile 2018.
Il quadro infrastrutturale fognario e depurativo dell’area deriva
dalla programmazione del Piano d’ambito del 2002, la cui
revisione del 2012 ha previsto la centralizzazione dei tre bacini
fognari principali (Gorizia, Gradisca d’Isonzo e Staranzano),
conferendo tutti i reflui prodotti da tali bacini ad un unico
impianto, quello appunto di Staranzano, del quale viene previsto
l’adeguamento allo scopo, e dismettendo quindi i due impianti di
Gorizia e Gradisca d’Isonzo.
Gli obiettivi della revisione di Piano d’Ambito sono
essenzialmente legati alla massimizzazione della tutela
ambientale del fiume Isonzo, mediante la soppressione degli
attuali scarichi dei depuratori, e alla semplificazione, con i
connessi risparmi economici nella gestione, degli impianti che
passano da tre principali ad uno.
Sull’Italia grava una procedura di infrazione dopo che la Corte
di giustizia europea ha sentenziato, in data 10 aprile 2014, la
non corretta applicazione della direttiva europea concernente il
trattamento delle acque reflue urbane per la quale restano
coinvolti, tra gli altri, gli agglomerati di Cormons, Gradisca
d’Isonzo e Grado. Dopo la messa in mora, se lo Stato membro
dell’Unione Europea non adotta i provvedimenti necessari
all’esecuzione della sentenza stessa, la Commissione può
deferirlo direttamente al giudizio della Corte di Giustizia e
chiedere il pagamento di pesanti sanzioni pecuniarie.
“Questo Accordo di programma è un ulteriore importantissimo passo
in avanti dell’Amministrazione regionale per dotare il Friuli
Venezia Giulia di un sistema di depurazione delle acque conforme
ai dettami dell’Unione Europea”, ha commentato l’assessore
regionale all’Ambiente, Sara Vito. “Siamo di fronte al terzo
Accordo di programma dopo quello di Servola e quello che
interessa i territori delle Province di Udine e di Pordenone”.
“L’Accordo dà una risposta alla questione della depurazione delle
acque in Provincia di Gorizia che grazie a questi fondi potrà
realizzare uno dei sistemi di collettamento e di depurazione più
interessanti di tutta la Regione”, ha aggiunto Vito. “Si tratta
di un importantissimo e innovativo intervento per migliorare la
qualità delle acque e tutelare l’ambiente. Con i fondi stanziati
con questo Accordo di programma, inoltre, andiamo verso la
risoluzione della questione delle infrazioni comunitarie più
importanti a carico della Regione”.