Fontanini: “Battaglia a difesa del territorio, delle istituzioni e dell’economia”
Un appello unanime per salvare il Tribunale di Tolmezzo è stato formulato nella tarda mattinata di oggi nella sede della Provincia di Udine. I 44 sindaci del Circondario dell’Alto Friuli, dopo l’incontro in Prefettura, si sono recati a Palazzo Belgrado dove sono stati ricevuti dal Presidente Pietro Fontanini e dai capigruppo Daniele Moschioni, Francesco Martines e Sandro Bassi. Tutti hanno condiviso con gli esponenti delle amministrazioni comunali coinvolte dall’ipotesi-chiusura l’estrema preoccupazione per le gravi ricadute sull’assetto sociale e produttivo. Oggetto dell’incontro il depauperamento irreversibile sia dal punto di vista istituzionale sia economico, con conseguenze deleterie sul sistema-sicurezza per i cittadini.
“Ancora una volta questa operazione-chiusura, effettuata presuntivamente in nome di una razionalizzazione strumentale, causerà un incremento di spese di gestione della giustizia a carico dei cittadini e della collettività (missione dei pm, attività di indagine, spostamenti degli ufficiali giudiziari) e un contestuale peggioramento dell’efficienza del servizio erogato dall’apparato giudiziario e un grave disagio sulle tasche dei contribuenti”, ha affermato il presidente Fontanini ricordando che “in gioco c’è la battaglia per la difesa di un sistema economico-sociale che non può essere dismesso in nome di logiche incomprensibili di razionalizzazione che vanno contro gli interessi di un territorio, indebolendolo”. Fontanini ha annunciato che il Consiglio provinciale voterà un ordine del giorno, auspicabilmente all’unanimità, con cui sostenere la battaglia in corso, anche perché “se ‘salta’ Tolmezzo, ‘salta’ anche Palmanova: si rischiano sconvolgimenti deleteri a catena con gli accorpamenti dei tribunali minori”. Fontanini ha ribadito che “il presidio del Tribunale di Tolmezzo svolge un servizio fondamentale in quell’area delicata. Anche dall’Austria sono arrivati segnali di allerta”.
A nome dei sindaci coinvolti ha preso la parola il primo cittadino di Tolmezzo, Dario Zearo, per dire no a quello che ha definito un “atto di violenza del governo centrale nei confronti della nostra terra. Non è un problema legato soltanto ad avvocati o magistrati. Lo studio che abbiamo commissionato agli esperti e che abbiamo inviato a Roma confuta chiaramente i dati ministeriali diffusi dal governo: la chiusura del Tribunale comporterà un aggravio di spese, documentate, per lo Stato e per i cittadini”.