Un accordo per far sì che il Comune di Udine restituisca alla Provincia quanto versato a titolo di Imu 2012 a valere sulla struttura che ospita il Centro gravi-gravissimi. È quello alla quale ha fatto riferimento oggi il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini nel corso della visita effettuata nel centro di via Gervasutta alla quale hanno preso parte anche il vicepresidente regionale Luca Ciriani e l’assessore provinciale alle politiche sociali Adriano Piuzzi. «Il Comune di Udine – riferisce Fontanini -, che ha già assicurato la volontà di venire incontro all’ente di palazzo Belgrado, lo scorso anno ha applicato la normativa relativa all’imposta introdotta dal Governo Monti in maniera letterale senza tenere conto della funzione che essa svolge per la comunità. Sono seguiti degli incontri tra i due enti che si sono conclusi con la rassicurazione del primo cittadino che ci sarà un passo indietro: in pratica – spiega Fontanini – la Provincia invierà al comune capoluogo la richiesta di finanziamento per l’importo versato. La somma così ricevuta sarà impiegata per l’acquisto del mezzo di trasporto necessario al signor Stefano Marangone, l’ex calciatore di Rivignano malato di sla».
Intanto oggi, a 2 anni dall’inaugurazione, il punto sulla struttura di proprietà della Provincia di Udine gestita dall’Azienda sanitaria 4 e destinata a disabili in condizioni particolarmente gravi. Il centro gravi-gravissimi si compone di un centro residenziale che attualmente ospita 16 persone e di un centro diurno socio-educativo riabilitativo di accoglienza per portatori di handicap che attualmente ospita 24 persone. «Se pensiamo che il centro diurno è pienamente operativo da quasi un anno e mezzo – ha commentato Piuzzi – emerge come il territorio avesse estrema necessità di questa struttura. E a giudicare dai casi presenti qui oggi, immagino quale e quanto sia il sacrificio delle famiglie di questi ragazzi e di come il servizio offerto dal Centro rappresenti una boccata d’ossigeno. Per le famiglie di persone con gravi handicap che non sono ospitate qui – continua Piuzzi – c’è anche il servizio “sollievo”: nel 2012 sono state 936 le permanenze di persone che normalmente risiedono in famiglia e che saltuariamente decidono di avvalersi del centro per lasciare i propri cari qualche giorno». Alla visita che ha poi seguito hanno preso parte anche Federica Rolli coordinatrice socio sanitario dell’Ass4 Medio Friuli nonché i rappresentanti dei genitori dei ragazzi ospitati nel Centro, il direttore generale dell’Ass4 Giorgio Ros, il direttore regionale dell’Area servizi sociali e integrazione socio-sanitaria Giuseppe Bazzo, il presidente della cooperativa Universiis Andrea Della Rovere, l’assessore del Comune di Udine Antonio Corrias.
L’assessore Piuzzi ha poi fatto un breve excursus sulla struttura «si tratta – ha evidenziato – del risultato di un lavoro di squadra che ha permesso la condivisione di un progetto gestionale che ha visto coinvolte tutte le associazioni e il mondo della disabilità».
L’organico è composto da una cinquantina di unità tra personale medico, infermieristico e assistenziale, numero che consente di garantire un rapporto utente/paziente a pieno regime di 1 a 1. La gestione è affidata all’Azienda sanitaria 4 mentre il Comitato per lo sviluppo sociale ha un compito propositivo sulla struttura, per promuovere iniziative e suggerimenti per possibili migliorie.