PORDENONE, 05/03/2014 – Molto di più che una semplice floricoltura: offrire un lavoro gratificante e piacevole, a stretto contatto con la natura, a persone con svantaggio. Questo è l’obiettivo che è posta la cooperativa sociale Acero Rosso di Sacile promotrice di un progetto che strizza l’occhio anche all’uso della tecnologia. Si chiama “Il web al servizio del sociale” e prevede l’inserimento lavorativo, a tempo indeterminato, di tre lavoratori disabili.
“IL WEB AL SERVIZIO DEL SOCIALE” Il progetto si configura come un piano di sviluppo innovativo che la cooperativa sociale Acero rosso intende adottare, per rispondere adeguatamente alle difficoltà sopraggiunte con l’attuale crisi economica e alle nuove sfide economiche e sociali del mercato. Sarà realizzato nell’ambito delle attività della cooperativa sacilese e coinvolgerà soggetti svantaggiati e/o disabili provenienti principalmente dall’Ambito 6.1 e territori limitrofi sulla base di una valutazione coingiunta tra il Servizio Sociale dei Comuni dell’Ambito Ovest, il settore Politiche del lavoro della Provincia e, per quanto attiene all’inserimento di persone disabili iscritte nell’elenco provinciale ex L.68/99, il Servizio Comidis provinciale e i Servizi sanitari e Sociosanitari specialistici di competenza aziendale. Con questo “piano”, fondato su un’economia locale, ma anche rivolta a mercati più lontani grazie all’utilizzo dei nuovi strumenti commerciali (web, e-commerce), orientato alla triplice sostenibilità (economica-finanziaria, ecologico-ambientale ed etico-sociale), Acero rosso intende creare nuove opportunità di lavoro sia per persone normodotate che per persone disabili iscritte negli elenchi della Provincia.
PROGETTO SOCIALE La Provincia finanzierà con 90 mila euro l’inserimento lavorativo di tre persone disabili, a tempo indeterminato. Si occuperanno di diverse attività: dalla produzione, coltivazione e vendita di piante ornamentali (in particolare creando una collezione di aceri giapponesi), piante erbacee perenni e piante salutari (in particolare creando una piantagione di Lycium barbarum destinato anche alla commercializzazione del frutto essicato e del succo di frutto) alla commercializzazione dei prodotti, sviluppando una piattaforma di vendita e-commerce per rivolgersi non solo al mercato locale (attualmente in difficoltà) ma ad un mercato pià dinamico e globale, fino allo sviluppo di un portale on-line dove condividere produzioni e servizi di tutte le realtà del territorio che abbracciano la stessa sensibilità sociale (Forum provinciale della Fattorie Sociali) dando la possibilità alle aziende partner di vendere i propri prodotti e servizi etici, offrendo grande visibilità al lavoro svolto dai soggetti coinvolti. Fra le attività previste, anche la promozione di incontri mirati alla progettazione e realizzazione di giardini e orti terapeutici e didattici con finalità educative e ricreative destinate a soggetti deboli (ospedali, case di riposo, scuole). Il contributo rientra nel fondo disabilità dell’Amministrazione provinciale «costituito – spiega il presidente Alessandro Ciriani – con le sanzioni alle aziende che non ottemperano agli inserimenti obbligatori». Tramite queste risorse sono state finanziate numerose assunzioni in attività di imprenditoria sociale, dalla produzione di pane alla riparazione di biciclette fino appunto al progetto promosso da Acero rosso. «Va precisato, a scanso di equivoci – conclude Ciriani – che noi non finanziamo l’attività imprenditoriale ma solamente il sostegno all’occupazione dei disabili. Il che è ben diverso. Del resto chiunque li assuma può chiedere questi aiuti trasformando un obbligo in opportunità».
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