Nata dalle macerie del secondo conflitto mondiale, oggi aggrega 301 imprese,
che occupano 11.500 addetti e producono un fatturato complessivo di 615
milioni di euro. Il sistema della cooperazione è un asse fondante del sistema produttivo del Fvg e del nostro Paese, ha detto Serracchiani
L’Associazione Cooperative Friulane ha compiuto 70 anni, essendo stata fondata a
Udine il 1° giorno di ottobre del 1945. Si tratta dell’articolazione territoriale per la provincia di Udine di Confcooperative Fvg e, attualmente, associa 301 imprese che producono un valore aggiunto aggregato di 615 milioni di euro, con 11.500 addetti. L’importante traguardo sarà
ricordato attraverso una serie di iniziative che hanno preso il via sabato 24 ottobre con un appuntamento celebrativo che ha messo al centro il lavoro delle cooperatrici, dei cooperatori e delle imprese che, in questi decenni, si sono impegnati per far crescere l’economia e la solidarietà nel territorio provinciale. Nella “Sala Valduga” della Camera di Commercio di Udine, si è tenuto un momento di riflessione e di riconoscenza, coordinato dall’attuale presidente di AssoCoop Udine, Flavio Sialino, alla presenza della autorità regionali, provinciali e comunali.
Nei suoi saluti agli intervenuti, l’arcivescovo di Udine, monsignor Andrea Bruno Mazzocato, ha ricordato di aver conosciuto da vicino e profondamente la cooperazione di Confcooperative sin dalle sue esperienze sacerdotali nel Trevigiano, riconoscendo in essa la capacità di coniugare, nel proprio progetto imprenditoriale, la sostenibilità economica con il valore della solidarietà ponendo la centralità della persona umana nel lavoro prima e sopra all’aspetto economico.
«Il sistema della cooperazione è un’asse fondante del sistema produttivo del Fvg e del nostro Paese. Siamo consapevoli che anche in questo settore sono necessari alcuni cambiamenti e stiamo lavorando su tale fronte assieme alle associazioni di categoria». Ha affermato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, intervenuta alle celebrazioni assieme al vicepresidente e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello. Trasformazioni necessarie, secondo Serracchiani, per consolidare il sistema e dare regole nuove. Fra i cambiamenti da adottare quelli legati al prestito sociale e al sistema della vigilanza. Da parte sua, Bolzonello ha evidenziato come, in questi 70 anni, la cooperazione regionale abbia dimostrato la capacità di stare accanto alle persone oltre a quella di fare impresa e ai numeri, di tutto rispetto in tutti i settori. Bolzonello ne ha voluto toccare uno, in particolare, quello del credito cooperativo, esprimendo riconoscenza per un sistema forte e fondamentale per l’economia della regione. Infine, ha ricordato il lavoro di riscrittura delle norme sulla cooperazione: «In questi mesi la Regione è impegnata nella riscrittura della nuova legge regionale sulla cooperazione – ha concluso Bolzonello – convinta com’è di aggiornare un quadro normativo che, in alcune parti, mostra delle difficoltà». All’anniversario, ha portato le proprie riflessioni pure il presidente nazionale di Confcooperative, Maurizio Gardini, che ha detto: «I veri cooperatori hanno il massimo rispetto per la legalità. Per questo, abbiamo raccolto oltre 100.000 firme per presentare al Parlamento, il 29 ottobre, una proposta di legge d’iniziativa popolare che metta dei paletti seri alle false cooperative e contribuisca a creare un rapporto più equilibrato con la politica».
«Nel futuro prossimo – ha annunciato Sialino -, la cooperazione regionale dovrà rafforzarsi dando corpo a quel progetto ambizioso e importante di aggregazione delle rappresentanze che va sotto il nome di Alleanza delle Cooperative perché, io penso, la nostra società avrà sempre più bisogno della cooperazione, dei suoi valori, della sua forza e della sua autonomia progettuale e propositiva».
All’evento sono intervenuti pure i professori Frediano Bof e Mario Robiony dell’Università degli Studi di Udine. La mattinata si è conclusa con la festa e la consegna di un concreto riconoscimento alle cooperative con 70 anni di storia e ai past president: Piergiorgio Bressani, Paolo Braida, Pierino Donada e Gianpaolo Zamparo.
L’attuale Associazione Cooperative Friulane nasce con il nome di Unione delle Cooperative del Friuli, nominando primo presidente, Faustino Barbina. Al professore si sono succeduti negli anni: Zeffirino Tomè, Francesco Borgomanero, Lorenzo Biasutti, Piergiorgio Bressani, Luigi Burtolo, Paolo Braida, Pierino Donada e Gianpaolo Zamparo, fino all’attuale presidente Flavio Sialino, che hanno vissuto e gestito in Friuli le varie trasformazioni, economiche, istituzionali e sociali.
Le radici della cooperazione in Friuli, affondano al 1880 con la prima latteria a Collina di Forni Avoltri (la prima in Italia), alla quale fecero seguito: nel 1884, la prima Cassa rurale a Pravisdomini, la Banca popolare di Udine e il forno sociale a Remanzacco;, nel 1885 il primo Circolo Agrario a Pozzuolo del Friuli e, nel 1887, la cooperativa di lavoro a Maniago per la
fabbricazione di coltelli. Il 4 Luglio del 1919 si costituì a Roma la Confederazione Cooperativa Italiana e, nell’ottobre dello stesso anno, a Udine, in Via di Prampero si costituì, su iniziativa di Angelo Candolini e Tiziano Tessitori, l’Unione Provinciale delle Cooperative. Un periodo buio,
fu il ventennio fascista, che sciolse tutte le democratiche Associazioni cooperative, per costituire l’Ente Nazionale delle Cooperative, requisendo i beni sociali e soffocando l’autonomia dei quadri dirigenti, sino allo sfacelo della II guerra mondiale. Ma proprio dalle macerie di quel terribile
conflitto nasce l’Associazione, fino al 1968 operante anche sul territorio poi confluito nell’attuale provincia di Pordenone.