Provincia e Comuni compatti nel chiedere una revisione del Piano economico e Finanziario del Consorzio industriale Aussa Corno. È quanto emerso oggi nel corso di un incontro a palazzo Belgrado tra il presidente della Provincia Pietro Fontanini e alcuni dei sindaci soci del Consorzio tra cui Pietro Del Frate per San Giorgio di Nogaro e Roberto Fasan per Torviscosa. Nel Consorzio la Provincia di Udine rappresenta l’ente socio di maggioranza con il 34,8% mentre i Comuni presenti circa il 5% a testa.
Il piano prevede infatti una ricapitalizzazione da parte dei soci in diversa misura per coprire il passivo del Consorzio. Provincia e Comuni, però, ritengono che prima di attuare la ricapitalizzazione, vada rivisto il Bilancio di previsione2013. Secondo gli amministratori locali, non si può dare il via libera a un piano che si chiude in perdita e che equivale dunque a una gestione non proprio perfetta. Per la Provincia di Udine, ha spiegato il presidente, dare il via libera al documento significherebbe addirittura andare contro il parere dei revisori contabili.
Secondo Provincia e Comuni, andava fatto un maggiore sforzo su altri fronti: pare che gli attuali vertici si siano irrigiditi sul capitolo relativo alle future vendite di lotti. Nella consapevolezza che un po’ di prudenza in questo particolare momento storico è più che giustificabile, non è giustificabile una visione completamente negativa tale da non prevedere margini positivi. E ciò anche a fronte della prossima fusione tra Interporto di Cervignano e Ziac. Secondo gli amministratori, dunque, è molto probabile che possano concretizzarsi vendite. Mission del Consorzio infatti è proprio quella di creare le condizioni ottimali urbanistiche e strutturali affinché le aziende possano trovare una perfetta collocazione. La dirigenza dovrà essere dunque meno rigida e guardare con meno pessimismo al futuro.
Fontanini e i sindaci confermano dunque posizioni su Aussa Corno già messe in luce alcune settimane fa: sia il presidente che i sindaci avevano fatto mancare il numero legale in occasione dell’assemblea per l’approvazione dei bilancio di previsione per il 2013. Dalla Provincia, dunque, di nuovo un messaggio forte: non possiamo permetterci di chiudere per il terzo anno consecutivo in rosso. La giunta provinciale è molto preoccupata e per questo, assieme ai Comuni, ha chiesto di rivedere il budget. In fondo siamo all’inizio dell’anno per cui c’è tutto il tempo per trovare i correttivi, magari con la maggior vendita di superfici all’interno dell’area.