Esiste per gli psicologi una vera e propria emergenza bullismo che può essere contrastata in maniera decisiva a partire dall’intervento a scuola. “La figura dello psicologo all’interno dei contesti scolastici appare fondamentale, per individuare in maniera tempestiva i disagi prima che possano favorire lo sviluppo di sindromi psicologiche”, afferma Roberto Calvani, presidente dell’Ordine Regionale degli Psicologi del Friuli Venezia Giulia.
Da Nord a Sud dell’Italia gli episodi sono in aumento e il rischio è altissimo: gli eventi degli ultimi giorni a Udine e Pordenone, ma anche e soprattutto quello gravissimo delle scorse settimane, con protagonista una dodicenne che ha tentato il suicidio, indicano che l’emergenza è permanente e non c’è tempo da perdere.
“Sarebbe necessaria la predisposizione di un programma di prevenzione del bullismo a scuola, attraverso la valutazione del disagio giovanile e dei fattori di rischio individuali, familiari e ambientali, che potrebbero generare comportamenti violenti – ha aggiunto Calvani -. L’introduzione della figura dello psicologo nel contesto scolastico potrebbe contribuire alla promozione delle risorse e delle potenzialità dei ragazzi in una fase particolarmente delicata come quella dello sviluppo”.