L’esploratore di Bannia partirà il 4 ottobre. L’impresa prevede prima la scalata alla vetta, quindi 3.800 km in bicicletta e l’arrivo il 23 dicembre in piazza XX settembre
Archiviata la missione sudamericana – che lo scorso anno lo vide affrontare 4 mesi di viaggio a piedi, in bicicletta e canoa per terminare con la scalata del Cerro Aconcagua, la cima più elevata della zona – Danilo Callegari riparte per affrontare una nuova avventura e lo fa dalla Provincia, proprio come lo scorso anno.
Il giovane esploratore di Bannia – che di professione fa il soccorritore all’ospedale di Latisana – come aveva dichiarato al suo rientro dal Sudamerica, affronterà le 7 cime più alte dei 7 continenti. Un progetto ambizioso, riuscito solo al pioniere Richard Bass nel 1985 e a Rheinold Messner nel 1986.
Nel mirino di Danilo ci sono dunque ancora l’Everest (Asia, 8.848 mt), Mount McKinley (Nord America, 6198), Kilimanjaro (Africa, 5.893), Vinson (Antartica, 4.892), Mount Kosciuszko (Oceania, 2.228) e l’Elbrus (Europa, 5.642).
Ed è proprio con l’Elbrus che il giovane fiumano proseguirà l’impresa intitolata “”7 Summits Project Solo”, presentata questa mattina nella sala stampa della Provincia.
La partenza è fissata per il 4 ottobre, quando Callegari prenderà l’aereo da Venezia con destinazione Mineral’Nye Vodi, in Russia.
Arrivato a destinazione, cercherà di portare a casa subito l’impresa: scalerà immediatamente l’Elbrus, operazione sfiaccante ma che, in caso di riuscita, gli permetterà di inanellare la seconda vetta del progetto 7 Summits. Le difficoltà della scalata sono legate al fatto che il clima sull’Elbrus può cambiare in modo repentino: correnti forti e gelide, più la possibilità di scendere sotto i 50°, sono all’ordine del giorno.
Conquistata la vetta, con la fedele bicicletta percorrerà 3.800 km costeggiando Russia e Ucraina, tagliando fuori Moldavia e attraversando Romania, Ungheria e Slovenia. Il rientro è previsto per il 22/23 dicembre, quando Callegari giungerà a cavallo della sua bici in una piazza XX settembre addobbata con i colori del Natale.
Un’impresa ambiziosa, quindi, e che presenta numerose difficoltà. Una su tutte: il rischio, soprattutto in Romania, di vedersi portare via tutto da qualche predone. Questo è il motivo principale per cui Danilo ha deciso di affrontare immediatamente la scalata, portando a casa il risultato.
In più, un clima teso per i conflitti a fuoco tra a Cecenia e Daghistan che hanno provocato numerose vittime.
L’ITINERARIO
Elbrus
Con i suoi 5.642 metri di elevazione è la vetta più alta d’Europa. Situata nel mezzo delle aspre montagne del Caucaso, è una montagna caratterizzata da neve, ghiaccio e forti venti. E’ definita la “piccola Himalaya” per i paesaggi straordinari e le montagne molto isolate e per questo difficili da salire.
Sochi
Dalla cittadina russa posta sulle rive del Mar Nero partirà il suo viaggio di rientro in Italia in sella alla bicicletta.
Oradea
Importante città della Romania nord occidentale oltre che capoluogo del distretto di Bihor, sarà