Il presidente Fontanini ha organizzato un incontro con le rappresentanze sindacali, l’assessore regionale Brandi, il dirigente regionale attività produttive e gli assessori provinciali Macorig e Ioan
Una situazione grave dalla cui soluzione dipendono i destini di circa 150 dipendenti e delle loro famiglie. È quella della cartiera Romanello di Campoformido al centro di un vertice che si è tenuto oggi a palazzo Belgrado al quale hanno preso parte l’assessore regionale al lavoro Angela Brandi, il dirigente regionale alle attività produttive Lucio Chiarelli, il presidente della Provincia on. Pietro Fontanini, gli assessori provinciali al lavoro e alle attività produttive, rispettivamente, Daniele Macorig e Adriano Ioan nonché i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil. Nello stabilimento di Basaldella i macchinari sono fermi da circa 4 mesi, l’azienda, che si occupa della produzione di carta riciclata, sta andando verso la liquidazione con concordato preventivo. Oggi i sindacati sono scesi in piazza e hanno organizzato un presidio davanti al palazzo della Prefettura.
«La Provincia di Udine – ha spiegato Fontanini – ha voluto questo incontro in concomitanza con le proteste a testimonianza del fatto che l’ente di palazzo Belgrado, pur nei limiti delle proprie competenze, è in prima linea per difendere il posto di lavoro di una delle aziende storiche del tessuto produttivo friulano. In generale, la situazione non è semplice – ha evidenziato nel corso del suo intervento Fontanini –: secondo quanto rilevato dall’Osservatorio provinciale sul mercato del lavoro sono infatti mille e 400 i posti venuti meno nel corso dell’ultimo anno in provincia di Udine. E si tratta per la maggior parte di posti persi nel settore manifatturiero. Il mio auspicio è che la Regione riesca a trovare quel “plus” per trovare una soluzione con gli imprenditori e invitare le banche a mettersi una mano sulla coscienza». Quanto al caso specifico della Romanello, in molti si sono chiesti perché un’azienda “verde” che si occupa di riciclaggio della carta è entrata in crisi. Il presidente Fontanini non ha dubbi, «perché negli ultimi anni c’e stata una gestione immobile da parte degli imprenditori arrivati dalla Liguria».
Quanto alle misure da prendere nell’immediato per i lavoratori che, pur in Cassa integrazione da giugno non stanno percependo un euro in quanto l’azienda non sta anticipando quanto dovuto dall’Inps, l’assessore regionale Brandi ha rassicurato che, essendoci in atto un accordo con le Bcc, queste ultime provvederanno ad anticipare quanto dovuto dall’Inps che poi provvederà a rimborsare l’istituto di credito.«Le Province e anche i Comuni – ha aggiunto Fontanini – hanno a loro disposizione un altro strumento per permettere a questi lavoratori di arrotondare tale emolumento: i Lavori socialmente utili. Per quanto riguarda l’ente da me presieduto faremo in modo di coinvolgere i dipenditi della Romanello in questi progetti».
Forte preoccupazione per la situazione è stata espressa dai sindacati che temono che il concordato sia l’anticamera del fallimento della Cartiera.