Il prossimo anno partiranno i lavori per la realizzazione del nuovo tratto della ciclabile Alpe-Adria tra Tarvisio centrale e Coccau. La Provincia, su richiesta del sindaco di Tarvisio nonché consigliere provinciale Renato Carlantoni, ha stanziato 450 mila euro per il completamento del tratto che attualmente costeggia la strada: il nuovo tratto, come la maggior parte del percorso della ciclabile, sarà realizzato sul sedime dell’ex ferrovia. Oggi il sopralluogo in bici del presidente della Provincia on. Pietro Fontanini, dell’assessore alle infrastrutture e grandi opere Franco Mattiussi assieme ai sindaci dei comuni attraversati dal percorso (Isabella De Monte per Pontebba, Luigi Marcon per Chiusaforte, Alessandro Oman per Malborghetto Valbruna e Renato Carlantoni per Tarvisio).
«Si tratta di un progetto grandioso – ha commentato Fontanini – che sta dando un importante impulso al turismo di Val Canale- Canal del Ferrro, richiamando ogni giorno migliaia di turisti. Secondo quando riferito dagli operatori della zona, con la bella stagione sono stati decine di migliaia i cicloturisti che ogni giorno sono arrivati qui. Un gran bel risultato – ha aggiunto – visto che, oltre agli italiani, si parla di un turismo che arriva dalla vicina Austria e dalla Slovenia. Quando saranno realizzati anche i tratti mancanti – ha chiosato Fontanini – chi ha voglia potrà arrivare dalle Alpi fino al mare in sella alla propria bici seguendo un percorso non difficoltoso avvolto da un panorama meraviglioso».
Intanto, il tracciato, già ultimato e interamente percorribile in bicicletta e senza interruzioni, della Ciclovia Alpe Adria che collega Tarvisio a Ugovizza (comune di Malborghetto) rappresenta un’idea per un’escursione sulla due ruote con tanto di bimbi al seguito. Il tratto, di complessivi 20 km, rientra nel più ampio progetto di riconversione in pista ciclabile dell’antico sedime ferroviario che unirà, anche attraverso collegamenti ad hoc o mediante tratti di viabilità ordinaria, Coccau a Gemona del Friuli per un totale di 90 km. L’operazione è guidata dalla Provincia di Udine che oltre a seguirne i lavori, ne promuove l’interesse dal punto di vista turistico attraverso azioni specifiche incluse nel progetto “Terra dei Patriarchi”. L’ itinerario per le famiglie prevede la partenza dalla vecchia stazione ferroviaria di Tarvisio. Da qui la ciclabile, asfaltata e ben segnalata, procede verso Camporosso e raggiunge il parcheggio della cabinovia del Lussari per proseguire poi in discesa verso Valbruna.
Giunta alla vecchia fermata del treno del borgo, la ciclabile si interrompe e il percorso invita a proseguire su strada comunale in direzione della Val Saisera compiendo una deviazione che tra l’andata e il ritorno si estende per una decina di km. Poco prima dell’incrocio con la statale, si rientra nel percorso della ciclabile in sede propria che procede, sempre in discesa, sino a scoprire, sulla destra, oltre il fiume, l’abitato di Malborghetto. Qui l’itinerario su due ruote consigliato alle famiglie si interrompe davanti alla galleria posta in località Colajure, galleria temporaneamente chiusa per i lavori di messa in sicurezza condotti dalla Provincia di Udine. Una volta riaperta, la galleria consentirà di raggiungere, su strada comunale, Pontebba passando per Bagni di Lusnizza e San Leopoldo. Qui, attualmente, c’è un altro cantiere aperto: il ripristino delle condizioni di sicurezza della ciclabile affiancata al Fella. Conclusi anche questi lavori, il collegamento con Pontebba-centro sarà più agevole.
Il percorso prevede poi l’arrivo in località San Rocco quindi la discesa verso Pietratagliata. Percorrendo un piccolo tratto di viabilità comunale e poi di nuovo sulla ciclovia realizzata da Comunità Montana del Gemonese per conto della Provincia, si arriva a Dogna. Da qui si scende a Chiusaforte e poi a Resiutta. Ancora un’interruzione per un cantiere in corso: i lavori che la ditta Vidoni sta effettuando per conto dell’Anas per la realizzazione della nuova variante alla ss 13 che include anche una galleria. Una volta eliminato anche questo sbarramento e conclusi i lavori in corso nelle parti precedenti del percorso, i cicloturisti potranno scendere tranquillamente da Coccau a Resiutta. Da qui poi, è intenzione della Provincia, sviluppare il collegamento con Gemona. Al riguardo la progettazione preliminare è già pronta.
Come detto, obiettivo ancora più ambizioso della ciclovia Alpe Adria è quella di congiungere la montagna (Tarvisio) al mare (Grado) riconvertendo il vecchio sedime ferroviario in pista ciclabile e utilizzando viabilità di collegamento nuove o da adibire in tal senso.