Al via, a Latisana, il progetto “Cittadella della salute” presso la casa di riposo “Umberto I” che prevede la realizzazione di un “polo socio-assistenziale e sanitario integrato” capace di sviluppare un servizio completo a favore della popolazione anziana, che possa spaziare dai bisogni di residenzialità, alla disponibilità di strutture sanitarie adeguate”.
Il piano contempla la realizzazione, a fianco della casa di riposo Umberto I, di un nuovo edificio a tre piani che, successivamente, sarà integrato alla casa di riposo esistente. In questo modo saranno finalizzate le disponibilità finanziarie dal Lascito Samueli ed eventuali ribassi d’asta.
“Il corpo di fabbrica – spiega il sindaco, Salvatore Benigno – ospiterà il centro diurno per 15 persone, 24 nuovi posti letto per anziani affetti da gravi compromissioni, una nuova Rsa dotata di 26 posti letto, l’Hospice con 7 alloggi più 4 posti per gli stati vegetativi. Un’ulteriore spazio sarà dedicato agli uffici dell’Ambito socio assistenziale che lascerà libero il Polifunzionale, restituendolo alla sua originaria destinazione quale luogo di incontro degli anziani autosufficienti, oltre che per un ampliamento della biblioteca”.
Dai contatti intercorsi con la Direzione regionale della salute è emersa la necessità di specializzare ulteriormente l’offerta residenziale per le persone anziane non autosufficienti nonché di migliorare i servizi territoriali offerti dall’Azienda sanitaria attraverso una riallocazione della Rsa e dell’Hospice in spazi maggiormente idonei rispetto a quelli odierni.
L’attuale dislocazione dei locali adibiti ad Rsa e Hospice all’interno dell’ospedale non consente, infatti, una sinergia organizzativa tra il personale clinico e quello assistenziale. Nessuna duplicazione, quindi, di servizi già esistenti. Lo spostamento presso il nuovo fabbricato a fianco della casa di riposo della Rsa e dell’Hospice permetterà, infatti, di liberare spazi oggi impropriamente adibiti per finalità assistenziali, consentendo la riallocazione degli stessi secondo finalità di tipo ospedaliero, completando l’offerta sanitaria con la realizzazione di ambulatori medici secondo quanto previsto anche dal recente Decreto Balduzzi di riordino del Sistema sanitario nazionale.
“Di fatto – spiega Benigno – il nostro territorio beneficerà di ingenti investimenti strutturali a favore dei nostri cittadini, in un generico contesto di riduzione delle risorse destinate al settore della sanità, con un cospicuo intervento della Regione di 3 milioni di euro; uno specifico accordo di programma con l’Azienda sanitaria disciplinerà le modalità gestionali e il pagamento di un canone di locazione per l’utilizzo degli spazi”.
“Il progetto “Cittadella della Salute” porterà con se innegabilmente un aumento dell’offerta dei servizi in capo alla locale casa di riposo, in particolare per gli anziani della nostra Città, che ha sempre cercato, negli ultimi anni, con la Regione, di ampliare il numero di posti letto per anziani non autosufficienti per rispondere all’elevato numero di richieste di ospitalità presenti sul nostro territorio, scorrendo di fatto la lista d’attesa, perseguendo al contempo importanti economie di scala, senza dimenticare, da ultimo, i nuovi posti di lavoro che l’attuazione di tale progetto porterà nel nostro territorio”.
“Circa la liceità sull’utilizzo del Lascito Toniatti per lo sviluppo del progetto, abbiamo chiaramente ed esaurientemente risposto nel corso di diversi consigli comunali; sono state effettuate tutte le verifiche del caso, anche con l’ufficio legale della Regione, ed abbimo puntualmente vincolato i maggiori introiti che deriveranno dai canoni di locazione dell’Azienda sanitaria e della casa di riposo, a beneficio degli anziani della nostra Città.
“Basta quindi insinuare costantemente il dubbio sull’agire dell’Amministrazione comunale presso la nostra gente: abbiamo avuto il coraggio di portare all’attenzione dell’assemblea civica un progetto altamente innovativo, proiettato verso il futuro. Ai “no” preconcetti, all’accusa di mancanza di visione strategica e ai giochi di potere della minoranza rispondiamo con fatti concreti e non con i proclami che non portano assolutamente nessun vantaggio alla nostra comunità”.