La giunta municipale di Cividale del Friuli ha approvato il progetto esecutivo del restauro del complesso del Monastero di Santa Maria in Valle e Tempietto Longobardo. Si lavorerà su strutture e impianti per una spesa di euro 3 milioni di euro, interamente finanziata dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
“L’importante intervento – spiega il sindaco, Stefano Balloch – si colloca nell’ambito dei progetti previsti dal Piano di gestione Unesco. Interesserà i fabbricati che prospettano su via Monastero Maggiore e sulla corte di San Giovanni, adibiti a Centro visita e il Centro Podrecca, l’ala est del chiostro per il futuro ‘Museo del Tempietto’ e lo stesso Tempietto Longobardo. Una straordinaria operazione di valorizzazione del complesso monastico che, dopo indagini e studi approfonditi, consentirà potenziare in modo significativo l’offerta turistica della nostra città”.
“È l’inizio di un percorso ancora lungo, che necessita di supporti ulteriori per trasformare il Monastero in un centro culturale dinamico, vero cuore pulsante delle iniziative più significative nel campo della ricerca, valorizzazione e conservazione di un patrimonio riconosciuto dall’Unesco per il suo valore universale. Per questo l’amministrazione comunale sta valutando la possibilità di ricercare, anche tramite una sottoscrizione tra privati, enti pubblici ed enti privati, ulteriori fondi per sostenere e finanziare progetti specifici centrati sul Monastero”.
“I lavori di restauro – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Elia Miani – saranno assegnati dall’ufficio con appalti separati, in base delle singole categorie specialistiche. Voluta, ad esempio, la scelta dell’appalto separato a gestione diretta per il restauro dei serramenti in legno e per la fornitura e posa in opera dei nuovi serramenti, opere che richiedono particolare cura”.
Centro visita
Il progetto prevede un Centro visita collocato nell’edificio che delimita la corte di San Giovanni, negli spazi che, almeno dagli inizi del XIX secolo erano propri dei parlatori delle monache. “Lì saranno organizzati i percorsi di visita al Monastero e al futuro Centro Podrecca. Ci saranno spazi per il ristoro, un bookshop, e un’area attrezzata con postazioni multimediali per un preliminare viaggio virtuale dei beni nel Sito Unesco, della buffer zone e del territorio”.
Nel Centro visita, la collocazione della biglietteria sarà organizzata nel grande ambiente prossimo al nartece del San Giovanni. Saranno impiegati dei tornelli limitati per gestire al meglio l’accesso dei turisti e i biglietti diversi, autonomi, agli spazi del Monastero: l’ingresso a tutto il complesso del Monastero; solo al Centro Podrecca, alla sola chiesa del San Giovanni per le mostre temporanee; al solo Centro visita e al bar-punto di ristoro.
Il bar, così come il Centro visita, prospettano su una corte che la giunta propone di chiamare “Corte del roseto” perché sarà potenziata la coltivazione delle rose, già presenti, con l’installazione di un pergolato in ferro a sostegno del tipo rampicante.
Ala est
L’ala est del chiostro sarà interessata da altri interventi: “dal restauro degli spazi e dalla collocazione degli ambienti espositivi – spiega Miani – alla parte del Monastero a nord, in corrispondenza dell’ingresso da Porta Brossana. Sarà installato l’ascensore e la costruzione collocata a sud nella corte dell’orto ospiterà vano servizi e centrale termica. L’ambito degli scavi archeologici interessano, invece, il muro nord del Tempietto. Per quanto riguarda la nuova funzione, nell’ambito dello sviluppo dell’offerta culturale del Monastero, si prevede di allestire in questa ala del chiostro un’esposizione museale per guidare i visitatori alla comprensione e conoscenza della storia dell’evoluzione del Monastero e del Tempietto”.
Sondaggi archeologici
Sono previsti un controllo archeologico e la realizzazione di sondaggi di scavo contestualmente alla realizzazione dei nuovi pavimenti.
Museo del Tempietto e del Monastero
Altro obiettivo del Piano di gestione Unesco la realizzazione di un “Museo del Tempietto e del Monastero” che illustrerà e guiderà i visitatori alla comprensione e conoscenza della storia dell’evoluzione del Monastero e del Tempietto. “Si è individuato nel corpo di fabbrica a est del chiostro l’ambiente più opportuno per ospitare le strutture espositive – spiega Miani -. Si tratta di due aree divise da un passaggio al piano terreno: ci sarà uno spazio ove saranno collocati gli affreschi strappati dalle pareti del Tempietto, e un altro per la cosiddetta Collezione del Tempietto e del Monastero”.
Ulteriore spazio espositivo del costituendo museo, l’odierno edificio destinato ad “Archivio della Prefettura” sarà invece dedicato all’illustrazione delle vicende che interessano il complesso del Monastero. Con opere e manufatti che provengono da quest’area, i visitatori potranno ripercorrere la lungo storia di quest’area, a partire dalla più antiche presenze fino all’insediamento della gastaldaga longobarda e alla successiva evoluzione in centro monastico.
Le celle delle monache
Lungo lo scalone esistente adiacente il Tempietto si sale alla manica lunga dove sono presenti le celle un tempo utilizzate dalle monache di clausura: questi ambienti sono destinati a ospitare collezioni di quadri.
Tempietto longobardo
Per il Tempietto longobardo, infine, la giunta ha optato per un “progetto diagnostico” cioè per una serie di indagini analitiche finalizzate alla conoscenza dello stato di conservazione del Tempietto soprattutto in relazione alle condizioni ambientali. Sulla base di questi studi saranno predisposti progetti specifici per futuri appalti.
Le firme del progetto
Il progetto porta la firma dello studio di architettura “Luca&Quendolo” di Udine per la parte architettonica, dello studio tecnico associato “Dft” di Tavagnacco per la sicurezza, da quello di ingegneria e architettura “Rigo” di Godia per la parte impiantistica e strutturale, e di Giosuè Gobessi di Udine per la parte prevenzione incendio ed elaborati tecnici.