L’unione dell’Artistico e tradizionale della CNA del Friuli Venezia Giulia avvisa gli operatori del settore restauro che entro il 24 ottobre è necessario inoltrare i propri dati al portale web dedicato, predisposto dal Ministero, per conseguire la qualifica professionale di collaboratore restauratore attraverso la piattaforma on line. “Si tratta però di una procedura macchinosa – informa il referente regionale dei restauratori CNA Fvg Franco Del Zotto -, perciò la CNA regionale in questa fase di passaggio sta supportando i suoi associati aggiornandosi tramite videoconferenze con i referenti del nazionale e creando incontri sul territorio per fornire assistenza alla categoria”. Nel corso dell’ultima videoconferenza, avvenuta questa settimana, le varie CNA regionali insieme al nazionale hanno espresso la necessità di chiedere una proroga dei termini; intanto il prossimo 23 ottobre alle 15, presso la Sala Convegni della BCC di Basiliano in Piazza Giardini a Codroipo, si terrà un incontro aperto a tutti gli interessati per chiarire e illustrare le procedure ministeriali, con la presenza del responsabile nazionale del CNA Artistico Gabriele Rotini.
Nel 2010, nella procedura di accreditamento al conseguimento delle qualifiche di restauratore indetta dal Ministero, gli iscritti in Italia erano circa 20mila, ma solo a metà del 2015 si avrà un dato reale su chi ha i titoli e chi potrà operare come restauratore o come collaboratore. “Ad oggi, quindi, nessuno può definire il numero di restauratori e collaboratori presenti sul territorio regionale e nazionale; sappiamo che nelle Camere di Commercio del Fvg risultano iscritte 56 ditte, un dato parziale in quanto dall’elenco restano fuori, per esempio, i dipendenti o chi non possiede partita iva”. Si stima comunque che dopo il “censimento nazionale” in Fvg risulti un numero di artigiani attivi nella professione del restauro, qualificati come collaboratori e restauratori, di parecchio superiore alle presenze iscritte agli enti camerali.
Secondo Del Zotto il restauratore è una figura spesso messa in secondo piano nel panorama dell’artigianato artistico oltre che nell’ambito culturale, “sottovalutata nelle sue reali qualifiche – sottolinea -, che dovrebbe essere maggiormente considerata in luce delle grandissime potenzialità che la nostra nazione avrebbe, semplicemente con un programma di salvaguardia del patrimonio cultuale più efficace. La nostra regione vanta una schiera di restauratori esperti; si pensi all’attività del Centro di catalogazione e restauro di Villa Manin di Passariano di Codroipo, dal 2013 nell’elenco delle istituzioni formative accreditate per la formazione dei restauratori. Tuttavia manca il concetto di rete, capace di mettere in relazione tutti gli operatori e in questo senso l’unione dell’Artistico e tradizionale della CNA regionale sta lavorando, chiedendo di avere voce in capitolo e dimostrando le necessità del territorio e degli operatori del settore”.
Una delle tante problematiche è la cattiva concorrenza indotta dalle dinamiche di aggiudicazione delle gare basate sulla logica del massimo ribasso. “Una condizione che non porta alcun tipo di beneficio, neppure dal punto di vista economico; questo è un meccanismo che deve essere disciplinato perchè va a discapito di tutto e tutti: procedere in quest’ottica si creano danni non solo alla categoria ma anche al patrimonio culturale collettivo. L’interesse comune dovrebbe essere l’alta qualità del lavoro e le competenze certificate degli operatori del settore”. Le problematiche dell’artigianato artistico, comunque sono tante e diverse, e la CNA si propone di affrontare singolarmente ogni comparto come ora sta facendo per i restauratori.