Com’è triste Venezia, dice il celebre cantautore.
Io dico: come è triste che il Venezia debba vincere in questo modo.
Come è triste la disparità di trattamento da parte arbitrale, dei giocatori dell’Udinese rispetto ai verde arancio,
Come è triste pensare che in futuro dovremo giocare con calciatori senza mani… PERCHÉ qualche volta è impossibile sottrarsi al pallone calciato dagli avversari.
Come è triste discutere tutta l’esistenza sulla volontarieta’ del fallo di mani.
Come è triste avere due reti di vantaggio e lasciarsi imbrigliare da una squadra mediocre che solo in venticinque minuti nel corso di questo campionato si dimostra all’altezza della serie A.
E infine come è triste Venezia con uno stadio che non dovrebbe essere omologato nemmeno per le gare del San Dona ‘ di Piove, ho detto di Piove e non di Piave .
Come è triste che il mondo del calcio non sappia dare risposte a queste contraddizioni che tutti hanno visto in una triste sera di ottobre.
Forse è persino triste che questo calcio così scombinato continui a piacerci.
Ma noi siamo malati di calcio e di Udinese.
E non abbiamo nessuna intenzione di guarire.
E pensando a questo siamo meno tristi
Vito Sutto