“La vista alla Lazzaris non solo è stata l’occasione per verificare di persona che si tratta di un’azienda sana, che occupa più di 50 dipendenti e nella quale il valore aggiunto dato dalle persone che ci lavorano è notevole – spiega il sindaco Floriano Zambon – ma conferma che fare un prodotto di eccellenza premia sempre, anche aziende che per loro caratteristiche si affacciano per la gran parte sul mercato nazionale. La risorsa data da un mestiere ereditato di generazioni è la base oggi per sperimentare nuovi prodotti e per l’azienda di dedicarsi anche alla cura della materia prima, attraverso produzioni biologiche sempre sul territorio”.
Ad accompagnare la visita del sindaco e della giunta comunale in azienda, anche il prefetto di Treviso Maria Augusta Marrosu.
“E’ stato un onore poter ospitare la visita di sua eccellenza il prefetto e del sindaco, che dimostrano così vicinanza nei confronti della nostra realtà produttiva – ha spiegato Alberto Lazzaris, 44enne, Amministratore delegato dell’azienda omonima – pur avendo tanti competitor in Italia siamo oggi nella produzione di mostarda veneta l’unica azienda la cui proprietà è rimasta ancora di una famiglia italiana, quindi oltre ad essere ben presenti sul mercato siamo anche un riferimento importante del Made in Italy. Una caratteristica sicuramente basilare per poter definire questo prodotto tipico e tradizionale”.
L’azienda Lazzaris, fondata ad inizio secolo da Luigi Lazzaris con sede in salita Marconi (centro storico di Conegliano), con il figlio Eriberto Lazzaris si spostò nel 1922 al n. 37 di via XX settembre (di fronte a palazzo Sarcinelli) con la prima piccola fabbrica per la produzione di mostarda veneta e cotognata.
Claudio ed i figli Alberto e Giorgia sono i protagonisti della storia aziendale più recente nello stabilimento di viale Venezia (Campidui) dove ancora oggi portano avanti la tradizione di famiglia: produzione di mostarde e marmellate, oltre ai dolci tradizionali, come la cotognata.
“Molto particolare e richiestissima a Venezia è la cotognata San Martini, che produciamo su richiesta perché entrata come una peculiarità della festività lagunare di San Martino – conclude Alberto Lazzaris (VEDI FOTO) – Sulla coltivazione della mela cotogna stiamo concentrando le nostre principali risorse per due progetti di agricoltura biologica a Vazzola e Codogné, sia per ragioni di caratterizzazione del prodotto e primato di origine (quasi una DOP) sia per avere autonomia nella materia prima, dovendo far fronte ad una richiesta di prodotti importante dall’Italia (70%) ma in crescita dall’Estero (30%)”.