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«Misure che promuovano la crescita del settore cooperativo possono favorire l’occupazione dei giovani e di chi ha perso il lavoro», dice Galluà
«Stando ai bilanci consuntivi del 2015 delle imprese cooperative del Fvg e confrontandoli con quelli degli anni passati è possibile fare un bilancio sullo stato di salute della cooperazione regionale: il peggio della crisi pare passato, ma la ripresa è ancora lontana», dice il segretario generale di Confcooperative Fvg, Nicola Galluà.
Elaborando i dati aggregati dei bilanci depositati nei mesi scorsi dalle cooperative regionali e, quindi, relativi all’esercizio 2014, emerge in effetti che il fatturato è ancora largamente inferiore ai livelli pre-crisi ed è ancora sceso segnando un -0,8 per cento ma, in compenso, torna il segno positivo sugli occupati (+1 per cento) e i soci (+2 per cento). Sul decennio 2005-2014, peraltro, la crescita dell’occupazione nelle cooperative regionali è stata notevolissima nonostante le crisi aziendali: +40 per cento, giungendo nel 2014 a quota 19.722 addetti. Le cooperative sociali (6.480) e quelle di produzione e lavoro (7.827) fanno la parte del leone. Per questo Confcooperative Fvg conferma la necessità di importanti misure che sostengano la nascita delle cooperative: «Misure che promuovano la crescita del settore cooperativo possono favorire l’occupazione dei giovani e di chi ha perso il lavoro», aggiunge Galluà.
L’Ufficio studi di Confcooperative ha depurato il dato da quello di Coop Operaie e Coopca in modo da realizzare un confronto realistico sulle annate precedenti. Anche così, i bilanci di 672 cooperative segnano un fatturato aggregato che sfiora il miliardo di euro (918 milioni), mentre i soci sono 123.698. «E alla luce di questa operazione-trasparenza sui “conti” del sistema, possiamo dire che la rete cooperativa è solida, capace di crescere e superare la crisi», spiega Galluà.
«Per il 2016 è possibile attendersi qualche segnale positivo, soprattutto sul fronte occupazionale, ma è difficile agguantare la ripresa – ancorché debole – di fronte ai problemi di ritardo dei pagamenti e carico burocratico che ancora pesano», è il commento di Franco Bosio, presidente regionale di Confcooperative. «Però ci sono anche segnali di vitalità tra le cooperative molto importanti: nel settore sanitario e delle agroenergie c’è molto interesse per la forma cooperativa». Non è ancora un boom, ma su questi settori, e su quello delle cooperative di professionisti, Confcooperative Fvg vede il futuro della cooperazione e lo spazio per creare molti nuovi posti di lavoro qualificati.