L’Assessorato provinciale all’Istruzione prosegue il proprio programma di iniziative in favore del mondo della scuola con l’organizzazione di una conferenza dal titolo “Disturbi Specifici dell’Apprendimento: conoscere per adottare strategie operative efficaci. Proposte per una nuova scuola”. La manifestazione è organizzata dalla Provincia in stretta collaborazione con AID (Associazione Italiana Dislessia) sezione di Pordenone, e si svolgerà martedì 22 marzo, alle ore 14.30 presso la Sala Consiliare della Provincia.
L’evento intende coinvolgere i docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, i genitori, gli allievi ed i referenti dei servizi socio-sanitari che operano su queste tematiche. Alla conferenza partecipa il prof. Giacomo Stella, docente Ordinario di Psicologia Clinica al Dipartimento di Educazione e Scienze Umane Università di Modena e Reggio Emilia, direttore scientifico dell’Istituto di Ricerca Dislessia Evolutiva (IRIDE), membro del comitato tecnico-scientifico per l’attuazione della L. 170/2010.
Per il suo contributo scientifico sullo scenario nazionale ed europeo, il prof. Stella è riconosciuto come uno dei massimi esperti sui temi della dislessia e dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
Stella affronterà la tematica relativa ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento in funzione della Legge che regolamenta i DSA, delle nuove scoperte legate alla ricerca e delle esperienze raccolte nei molteplici incontri avuti in tutta Italia con gli insegnanti ed i genitori.
La dislessia è una difficoltà che riguarda principalmente la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fa parte, insieme a disgrafia, disortografia e discalculia, dei Disturbi evolutivi Specifici dell’Apprendimento (DSA). Specifici perché presenti in individui con intelligenza normale, o superiore alla media, che non hanno altri problemi di sviluppo. È una caratteristica neurobiologica che interessa circa il 5% della popolazione scolastica in Italia.
La legge 8 ottobre 2010 n. 170 sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento affida alla scuola un ruolo importante e attivo attraverso una didattica che consideri i diversi stili di apprendimento degli studenti per rendere efficace l’apprendimento e per garantire il diritto allo studio.