Oltre a mantenere i livelli erogati, nel 2012 l’Azienda prevede sviluppi e potenziamenti- Pronto soccorso: meno 3,7% di accessi nel 2011 rispetto al 2010; ben oltre 5mila i codici bianchi
Risulta confermata la disponibilità a bilancio di 6 milioni di euro per l’ospedale di Cividale del Friuli (il progetto definitivo relativo all’importo è già nella disponibilità aziendale) per la realizzazione di un nuovo edificio in collegamento all’esistente. È il primo lotto/primo stralcio del progetto generale di riqualificazione del complesso ospedaliero. Ulteriori 4 milioni di euro sono da reperire nella programmazione regionale entro il 2015, per conseguire il completamento dello stesso primo lotto che, nelle indicazioni progettuali è lotto funzionale, quindi operativo.
“Nel corso della seduta della Commissione permanente dedicata all’area udinese della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria regionale del 21 giugno scorso – spiega il sindaco di Cividale del Friuli, Stefano Balloch -, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine, Carlo Favaretti, ha riferito che per la struttura di Cividale del Friuli un progetto di ristrutturazione attende di essere approvato dal nucleo di valutazione”.
Pal 2012: tutti i potenziamenti
Il Pal 2012, peraltro, effettua delle previsioni importanti riguardanti l’Ospedale di Cividale: oltre a mantenere i livelli erogati, nel corso del 2012 l’Azienda prevede i seguenti sviluppi e potenziamenti: nuova sede per il Distretto (padiglione di Levante), per la Rsa e gli stati vegetativi, attivazione dell’Hospice e potenziamento della dialisi con 15 nuovi posti letto.
“Un sostanziale mantenimento e potenziamento, quindi, delle funzioni sanitarie in essere – spiega il sindaco Balloch -. L’Amministrazione comunale continua a svolgere, nelle diverse sedi, un’attenta attività di monitoraggio rispetto alle problematiche connesse alla tutela del diritto alla salute dei cittadini, alla difesa della struttura ospedaliera cittadina e all’evolversi della normativa regionale in materia. Certo, siamo consci del periodo complesso e delicato che attraversa il mondo nazionale della sanità ed prossimo è un incontro con il Governatore della Regione, Renzo Rondo”.
I numeri dell’assistenza 2011
Attività di Pronto soccorso
Nei 12 mesi del 2011 gli accessi al Pronto soccorso sono stati 11.245, i ricoveri 1.110 e le dimissioni 8.391; 16, invece, i trasferimenti che, nel dettaglio, da Udine a Cividale del Friuli sono stati 1.714; i decessi, infine, sono stati 14. L’accesso è stato perlopiù a codice bianco (5.454, in aumento), a codice verde (4.306) e a codice giallo (1.226), quindi non legato a casi di emergenza vita. Gli episodi di gravità, quindi a codice rosso, sono stati 259 in tutto.
Gli accessi per orario, nella giornata, sono molto bassi nella notte (dalle 20 alle 8) e toccano la punta più alta nella mattina dalle 9 alle 12 circa (con maggiore concentrazione dalle 9 alle 10), andando a scemare dalle 12. In sostanza, i dati indicano un meno 3,7% di accessi nel 2011 rispetto al 2010
Globalmente, gli accessi medi giornalieri vanno da un minimo di 12 persone a un massimo di 49, con una media, quindi, di 30 utenti/giorno, la maggioranza a codice bianco o verde (non pericolo di vita).
Ricovero ordinario
Per il ricovero ordinario i dati 2011 sono sostanzialmente stabili se si prende in esame il 2010 (1.192) e il 2011 (1.197). Calano, nello stesso periodo di riferimento, le giornate di degenza: 12.329 nel 2010 e 12.189 nel 2011 (-1,1%). In lieve aumento, di contro, le dimissioni per l’attività del Day Hospital: 1.007 dimessi nel 2011 e 1.096 nel 2012; minori, invece, gli accessi che sono stati 4.054 nel 2011 e 3.954 nel 2011 (-2,5%).
Attività chirurgica di day surgery
L’attività chirurgica di day surgery nel 2011 ha registrato 183 interventi in chirurgia vascolare, 540 in chirurgia generale, 307 in chirurgia maxillo-facciale, 237 in chirurgia plastica, 163 in urologia, 63 in chirurgia piede diebetico, 22 in terapia antalgica, 66 in ortopedia universitaria, 420 in ortopedia azienda, 5 in neurochirurgia, 1972 in endoscopia (comprese le visite); 141, poi, dal 4 aprile del 2011 a fine dello stesso anno gli interventi area ginecologia. Sono 2142, alla fine, in totale, gli interventi eseguiti, di cui 1226 in day surgery e 916 in regime ambulatoriale.
Attività ambulatoriale
In lieve aumento, dal 2010 al 2011, le attività svolte in area ambulatoriale: 49.622 nel 2011 rispetto alle 50.008 del 2011 (+386 attività). Il numero maggiore è legato alla radiodiagnostica d’urgenza ed emergenza (16.651 nel 2011, di fatto raddoppiati rispetto al 2010). Seguono: cardiologia (7.236 attività nel 2011, in diminuzione di 500 attività dal 2010), gastroenterologia (4.472, in aumento rispetto al 2010), ortopedia e traumatologia (3.487 nel 2011), medicina interna (2.843 nel 2011), clinica urologica (2.673 nel 2011) chirurgia vascolare (2.407 nel 2011). Di molto minori gli interventi nei settori ambulatoriali maxillo-facciale, chirurgia plastica, vertebro-midollare e unità spinale (1), reumatologia (zero), clinica ostetricia e ginecologia, dermatologia, endocrinologia e malattie del metabolismo, Radiologia Diagnostica, neurologia e neurochirurgia, oncologia, otorinolaringoiatria.
Attività di laboratorio
Le prestazioni di laboratorio sono state 429.440 per esterni, 54.093 per pronto soccorso, 101.369 per interni, 5.087 per Ass 4 Medio Friuli. Per un totale, nel 2012, di 589.989 attività.
Radiologia altamente qualificata
Per la radiologia, le mammografie in programma per l’anno in corso sono state tutte riprogrammate a Udine (le utenti sono state avvisate dei nuovi appuntamenti e, a oggi, non ci sono stati reclami o segnalazioni da parte della cittadinanza). La sede di Cividale utilizzava una macchina diagnostica ormai obsoleta.
Il polo senologico a Udine prevede, un percorso qualificante che utilizza risorse professionali altamente preparate sul problema del cancro al seno costituite da radiologo, chirurgo, anatomo patologo e altri professionisti, utilizzando attrezzature altamente tecnologiche. Centralizzare le mammografie in un centro altamente qualificato è una garanzia per le utenti per lo screening del cancro.
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