Si è conclusa con successo la 1° sessione d’esame per la certificazione del personale addetto all’impiego dei gas florurati ad effetto serra, organizzato dalla CNA friulana. Complessivamente i partecipanti erano 12, titolari o dipendenti di imprese associate di tutta le regione che hanno deciso di procedere subito nel percorso di certificazione obbligatorio. A detta dello stesso direttore dell’ente di certificazione, il livello qualitativo dell’operazione, a confronto di altre sessioni analoghe svoltesi in questi giorni in altre parti d’Italia, è stato molto alto; “questo perché la CNA ha scelto prima di tutto la collaborazioni di tecnici di settore che hanno a cuore non solo il raggiungimento dell’obiettivo dettato dagli obblighi normativi – spiega il presidente regionale CNA della categoria installatori Diego Desco -, ma anche quello di produrre un nuovo percorso qualificante per gli imprenditori”.
Uno degli elementi fondamentali che ha contribuito all’ottima riuscita del percorso è stato l’accordo di collaborazione tra l’Ipsia Ceconi di Udine e CNA Fvg, siglato nei giorni scorsi dal Presidente regionale CNA Installazione e impianti Fvg Diego Desco e dal Dirigente Scolastico Giovanni Francois, volto a creare simbiosi tra la scuola e l’associazione delle imprese. “Si è avviata una collaborazione che permette alla scuola di scegliere percorsi didattici utili a formare giovani che, così, imparano a fare ciò che serve alle imprese esistenti sul territorio – spiega Desco -. C’è bisogno di nuovi operai specializzati: dal Ceconi questi giovani termo-idraulici ed elettricisti proseguono la formazione grazie a stage presso le aziende della CNA. La tecnologia avanza e bisogna fare pratica già durante la scuola, per entrare nel mondo del lavoro, dopo il diploma, già con una buona base. Allo stesso tempo viene chiesto agli imprenditori di collaborare nella scelta dei metodi didattici”.
L’istituto Ceconi commenta, per voce del dirigente Francois, con soddisfazione questa “collaborazione importante tra il mondo del lavoro e l’istruzione professionale, che ha la missione di dare un’impronta al piano di studi quanto più possibile concreta e applicativa, e dà significatività al curricolo legandolo ancora di più alle esigenze del mondo del lavoro. Per quanto riguarda i frigoristi, abbiamo ampliato il nostro laboratorio per inserire nel sistema energia questo settore, oltre al termo-idraulico e fotovoltaico”. Il modello scelto da CNA Udine, tra breve, sarà “clonato” anche da altre associazioni d’Italia, che in questi giorni hanno esplicitamente richiesto di poter verificare di persona il processo avviato, ma soprattutto le attrezzature all’avanguardia utilizzate nella parte pratica. “Questa prima sessione d’esame – conclude Desco – è senz’altro un buon prototipo che CNA offrirà a partire da gennaio 2013 a tutte le imprese che ne hanno bisogno”.