Tempi difficili per tutti, anche per le forze dell’ordine a corto di risorse e alle prese con i tagli statali. E così a dare una mano a chi garantisce la sicurezza ci pensano le amministrazioni locali.
E’ quanto hanno fatto Comune di Cordenons e Provincia di Pordenone donando una nuova auto di servizio ai carabinieri della stazione cordenonese. Si tratta di un fuoristrada “Panda”, adatto dunque anche ai sassi dei magredi che circondano Cordenons, e dotato di tutte le strumentazioni per il controllo del territorio, come per esempio la radio collegata al Comando.
Il piccolo “4 per 4” è costato oltre 21 mila euro, di cui 6500 sborsati dalla Provincia e il resto dal Comune. Al momento il mezzo è custodito nel parco macchine dei carabinieri. Nei prossimi giorni verrà apposta la targa e sarà pienamente operativo. Nel frattempo si è svolta oggi in Municipio la cerimonia simbolica di consegna delle chiavi da parte del sindaco Mario Ongaro e del vicepresidente della Provincia Eligio Grizzo.
A riceverle è stato il capitano Marco Campaldini. «Per noi è un segno importante – ha sottolineato quest’ultimo – perché avere una vettura in più, cioè uno strumento che utilizziamo quotidianamente, è senz’altro un aiuto significativo, che cade peraltro nel bicentenario dei carabinieri. Il nostro impegno per il territorio, al di là delle risorse, è comunque garantito», ha concluso.
«Dare servizi senza disporre di risorse è difficile – ha rimarcato Ongaro, alla presenza della giunta al completo – ecco perché questo è un reale aiuto che il Comune fornisce a nome di tutta la cittadinanza».
Grizzo – presente anche in nome del presidente Ciriani, assente per impegni istituzionali – ha dal canto suo parlato di «sponsorizzazione del territorio, un ente pubblico che aiuta un altro ente pubblico impegnato a garantire la sicurezza di tutta la comunità. Peraltro questa iniziativa fa parte di un pacchetto di sostegni che la Provincia ha garantito nel corso degli anni alle forze dell’ordine del territorio, dagli automezzi alle strumentazioni informatiche e altro ancora».
Tutti d’accordo, infine, nel denunciare la lentezza della burocrazia statale che, è il caso di dirlo, anche questa volta ha messo i bastoni tra le ruote. Nonostante la buona volontà dei promotori dell’operazione, infatti, ci sono voluti ben due anni per l’acquisto e la consegna dell’auto. «I nostri tempi di intervento – ha concluso con una battuta il capitano Campaldini – saranno certamente più rapidi».