Udine – L’Ordine dei Medici di Udine esprime solidarietà agli specializzandi di Udine in merito alla loro richiesta di abbassare il prezzo dei buoni pasto alla mensa dell’Azienda ospedaliero-universitaria Santa Maria della Misericordia. Nel corso dell’ultimo Consiglio Direttivo dell’Ordine è stato affrontato, fra gli altri, anche questo tema riguardo al quale il Presidente Maurizio Rocco assieme al Consiglio ha appoggiato la vertenza sollevata dai 300 medici specializzandi. “Non riteniamo equo che, a fronte del prezzo di 1 euro e 6 centesimi applicato per i buoni pasto a carico dei medici assunti, gli specializzandi debbano versare addirittura 8 euro a pasto: la sproporzione è evidente e, soprattutto, in ogni caso, di gran lunga superiore rispetto alla media nazionale che vede applicati poco più di 3 euro a carico degli specializzandi per l’accesso alla mensa degli ospedali”.
L’Ordine dei Medici di Udine sottolinea come “anche gli specializzandi offrono la loro prestazione lavorativa all’interno della stessa struttura ospedaliera, esattamente come i medici di ruolo e i dirigenti medici. Non ravvisiamo pertanto alcun senso nell’applicazione di tariffe così sproporzionate, anche alla luce, appunto, della condizione lavorativa in cui si trovano ad operare gli specializzandi i quali, spesso e volentieri, superano di gran lunga le ore di lavoro previste dal contratto e , fino a prova contraria, non si trovano a beneficiare delle stesse garanzie che derivano dal ‘posto fisso’ degli strutturati. Proprio per incentivare i giovani medici sarebbe opportuno che si rivedessero le tariffe per gli specializzandi, adeguandole, almeno, alla statistica desunta dalla media nazionale, sebbene non ci dispiacerebbe affatto che i giovani colleghi riuscissero e usufruire dello stesso trattamento a pasto previsto per chi è in ruolo”.
L’Ordine che si attiverà per appoggiare in tutte le sedi opportune la mobilitazione di Federspecializzandi (AMeSUd) su questo specifico argomento, intanto formula un appello a tutte le Autorità competenti, innanzitutto i vertici degli affari generali dell’Azienda ospedaliero-universitaria: “Invitiamo tutti i soggetti a studiare un percorso di fattibilità per venire incontro a quelle che anche l’Ordine dei Medici della provincia di Udine ritiene richieste giuste, più che legittime e condivisibili”. Pertanto, la categoria professionale si augura una rapida soluzione della vicenda a vantaggio dei giovani colleghi.