“Quando ci siamo insediati ormai il progetto
era stato definito sulla base delle scelte fatte dalla precedente
Amministrazione, che erano scelte favorevoli a questo tracciato”.
Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora
Serracchiani, commentando il via libera del Consiglio dei
ministri alla prosecuzione del procedimento, volto ad autorizzare
la realizzazione dell’elettrodotto sito fra Udine ovest e
Redipuglia.
Per Serracchiani “deve essere chiaro che noi non avevamo
alternativa, che non era ad esempio praticabile alcuna opzione
d’interramento. Oggetto del parere regionale, richiesto dal
Ministero, non era il progetto in sé, ma esclusivamente la
verifica del fatto che il progetto stesso non confliggesse con
nuovi vincoli, imposti nel periodo che si stendeva dal momento
della precedente autorizzazione ad oggi”.
“Quello che potevamo chiedere l’abbiamo preteso e ottenuto, e
così – ha spiegato la presidente – sono state inserite delle
previsioni migliorative, come le dismissioni dei tralicci
esistenti, l’impatto ambientale relativo alla tipologia di
piloni, la riduzione dell’impatto visivo, del campo
elettromagnetico e del consumo di suolo e ulteriori compensazioni
sul paesaggio”.
“Ora ci aspettiamo che quando riprenderanno i lavori – ha
concluso Serracchiani – i vecchi tralicci siano smantellati al
più presto”.