Venerdì 2, a Milano, pure i cooperatori del Fvg con Confcooperative. Numerose imprese cooperative regionali coinvolte nell’evento espositivo
Expo significa anche mondo della cooperazione: e le cooperative regionali sono in prima linea a Milano all’evento espositivo internazionale. Nel fine settimana che inizia venerdì 2 ottobre, infatti, saranno tanti gli eventi caratterizzati dalla presenza del mondo della cooperazione a “Cascina Triulza”, il padiglione della società civile dell’Expo. «Numerose cooperative sono state coinvolte sia per la parte espositiva e convegnistica, sia per gli aspetti organizzativi e per i servizi al pubblico: è una vetrina straordinaria per ogni realtà che può esservi presente», sottolinea con orgoglio Franco Bosio, presidente di Confcooperative Fvg.
La cooperativa pordenonese Melarancia, a esempio, è stata coinvolta grazie al suo progetto “La città dei bambini”, per far creare ai più piccoli la propria città ideale. Un progetto piaciuto al punto da essere inserito nel programma ufficiale del padiglione Children Lab dal 31 agosto al 6 settembre. Ma, in un evento dedicato al “cibo”, la parte del leone non potevano che farlo le cooperative della filiera agroalimentare: Fedagri, la federazione di settore, concentrerà gli eventi proprio in questo fine settimana. Le cooperative aderenti, in Fvg, sono 150, oltre 3 mila quelle in tutta Italia. I Vivai Cooperativi di Rauscedo presentano all’Expo una degustazione guidata di 10 nuovi vitigni resistenti alle malattie, recentemente iscritti nel Registro nazionale delle varietà di vite grazie all’innovazione e alla ricerca svolta dal più grande polo vivaistico nazionale. Il 2 ottobre saranno inoltre presentati i dati dell’Osservatorio nazionale della cooperazione agricola. «La filiera cooperativa è una delle più grandi ricchezze del Made in Italy: all’Expo non potevamo mancare e siamo orgogliosi di essere presenti con vere eccellenze della nostra regione», conclude Bosio.
In mostra, inoltre, le realtà del settore culturale: dall’Immaginario Scientifico, presente l’8 ottobre, al Centro Studi e Restauro, che ha collaborato alla realizzazione della “sedia-libro” prodotta dalla Cadorin e nata dall’immaginazione della designer Barbara Fornasir.