Ventitré progetti embrione presentati, 12 a firma femminile e 11 maschile, 35 persone coinvolte nel complesso, interessati prevalentemente territori del Nordest quali le province di Belluno (1), Udine (4), Pordenone (3), Pesaro-Urbino (1), Bolzano (1), Milano (1), Verona (1), Padova (1), ben 10 i progetti mirati sulla città di Pordenone. Sono i primi numeri resi noti dalla Cooperativa sociale Itaca a fronte della chiusura dei termini (scaduti il 31 agosto scorso) per la presentazione dei progetti aspiranti all’ingresso in FAB!, l’incubatore d’impresa lanciato il 29 giugno dalla Coop friulana che così aveva celebrato il suo Ventennale di fondazione.
“I prossimi passi sono già stati definiti – spiega il presidente di Itaca, Leo Tomarchio -: le 23 proposte di progetto pervenute saranno selezionate entro il 21 settembre da una apposita commissione. Ad ottobre prevediamo l’avvio della Academy”.
Articolati i temi emersi dalla idee presentate: libreria e caffetteria con animazioni, comunicazione sociale (social messenger), tutela ambiente e benessere individuale, rivalutazione borgo montano, pizzaioli in carcere, arteterapia, parco giochi, arte espressione e comunicazione, piattaforma gestione sostenibile città, banca virtuale di scambio per il territorio, piattaforma cittadina per un vivere più facile, cooperazione B mosaico e prodotti eccellenza, bar formazione aggregazione e riciclo riuso, agenzia comunicazione e pubblicità, azienda agricola/cooperazione B e bio, sportello ricerca assistenza off e online, doposcuola, crowfunding e microcredito, cooperazione B raccolta rifiuti organici, apertura rifugio alpino e pacchetti servizi, fattoria sociale, scuola d’infanzia bilingue, azienda agricola/cooperazione e servizi educativi.
“Sul fronte degli eventi, la prima uscita extraregionale per FAB è prevista con la partecipazione al “Workshop sull’impresa sociale” edizione 2012, che si terrà il 13 e 14 settembre a Riva del Garda (Tn)”. E’ partita inoltre da Pordenone la nuova partnership tra Itaca, Dmav e Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin di Trieste. Si concluderà infatti il 15 settembre (l’inaugurazione è avvenuta venerdì scorso) l’esposizione di Home. Something little in this town, la mostra di social art legata a FAB. Sarà ospitata per una settimana a Palazzo Badini in piazzetta Cavour, “Home” vedrà parte dei proventi derivanti dalla vendita delle opere esposte utilizzata per il progetto della Fondazione dedicato al recupero della Casa di Accoglienza di via Valussi a Trieste, che accoglie ogni anno bambini malati da tutto il mondo, provenienti da zone di guerra e bisognosi di cure mediche e di assistenza insieme alle loro famiglie.
Nata in occasione della partenza del progetto FAB, contenitore di sviluppo sociale e imprenditoriale ideato dalla Cooperativa Itaca con il supporto di Dof Consulting, “Home” parte da uno studio fotografico che misura il rapporto tra piccoli segni e contesto, mettendo in scena uno sbarco di minuscoli astronauti nella città di Pordenone, accompagnati da un uovo da viaggio. La piccola carovana di viaggiatori spaziali si inserisce nel contesto dei luoghi più significativi della città, fornendo così un’interpretazione alternativa e visionaria degli spazi urbani e dei progetti di sviluppo sociale che possono ospitare.
Una nuova tappa di sperimentazione artistica nella città sul Noncello con l’auspicio che sia soltanto la prima di un tour lungo l’Italia. L’iniziativa riguarda tutte le opere di Home che possono essere viste attraverso la Gallery dedicata sul sito Dalla maschera al volto (www.dallamascheraalvolto.it). La mostra è firmata da Alessandro Rinaldi, Manolo Battistutta e Nicola Gaiarin per conto del collettivo.