In questo periodo difficile per l’Italia e per il calcio italiano c’è bisogno di ricominciare da capo e prendere provvedimenti per far tornare il nostro calcio dove merita. Il fallimento del Mondiale brasiliano ha portato le dimissioni in FIGC del commissario tecnico Prandelli e Abete, presidente della federazione. Ormai da più di un mese gli organi del calcio italiano stanno cercando un sostituto, una figura nuova, possibilmente giovane che si intenda di calcio e che faccia al caso della causa italiana. Si sono proposte due figure completamente diverse, Carlo Tavecchio, 70 anni, presidente della lega dilettanti e Demetrio Albertini, noto ex calciatore e vicepresidente della FIGC che potrebbe rappresentare il futuro del nostro calcio. Ma la situazione è chiara, Tavecchio è in vantaggio più che netto ha l’appoggio della maggior parte dei presidenti di Serie A e la sua elezione sembra ormai cosa fatta. Se non fosse che in un discorso in cui esponeva il suo programma è incappato in una clamorosa gaffe sugli stranieri nel calcio italiano. Queste le parole da lui pronunciate. “Le questioni di accoglienza sono una cosa, quelle del gioco un’altra. L’Inghilterra individua dei soggetti che entrano, se hanno professionalità per farli giocare, noi invece diciamo che ‘Opti Poba’ è venuto qua che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così”. La domanda sorge spontanea: dovremmo affidare il nostro calcio a questo personaggio?
L’imbarazzo in sala è stato difficilmente nascosto, queste parole abbastanza di stampo razzista non sono passate inosservate e Tavecchio ha perso credibilità tant’è che nei giorni successivi, alcuni presidenti come Squinzi del Sassuolo e Pallotta della Roma hanno espresso il loro disappunto. Tavecchio resosi conto della brutta figura si è difeso dicendo che le sue parole sono state mal interpretate e che non lo si può considerare razzista visto il suo impegno per i paesi del terzo mondo, “Tra l’altro la mia vita è improntata all’impegno sociale, al rispetto delle persone, tutte, e al volontariato: in particolare in Africa”. Sull’argomento è intervenuta anche la FIFA che ha chiesto di indagare. L’imbarazzo e il caos regnano in questo momento nella FIGC, con Tavecchio che ha perso un poco di credibilità aumentano, anche se di poco le speranze di Albertini, ora non ci resta che aspettare nuovi scenari.