“E’ assolutamente inaccettabile la decisione di assegnare alla Regione Fvg le quote detenute dalle Province in associazioni e fondazioni operanti nel settore culturale. Nel caso, a esempio, della Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine la Regione acquisirebbe la partecipazione della Provincia (7,95%) e si troverebbe, nel consiglio di amministrazione, in posizione egualitaria rispetto al Comune che peraltro è proprietario della struttura. Nella Fondazione la maggioranza deve essere mantenuta in carico all’ente locale di riferimento, espressione del territorio e della comunità in cui il teatro opera”. Così il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini in merito al contenuto della delibera regionale (719 del 21 aprile scorso) che detta le regole per l’assegnazione, in sede di piano di liquidazione, dei beni immobili e delle partecipazioni delle Province commissariate. “L’ipotesi prefigurata dalla delibera della Giunta regionale che riguarda il futuro delle partecipazioni societarie delle Province in ambito culturale – aggiunge Fontanini -, mette ancora una volta Udine in una posizione differenziata e discriminata rispetto a Trieste. Ricordo, infatti, che nella composizione del consiglio di indirizzo della Fondazione Teatro Verdi di Trieste, realtà che ha beneficiato di ben 14 milioni di euro della Regione Fvg per risanare i conti, troviamo: il presidente, nella figura del Sindaco o di un’altra persona da lui nominata; un membro nominato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo o comunque dall’autorità statale competente in materia di spettacolo; uno designato dalla Regione Fvg; un altro espressione del Comune; un quinto membro è stabilito dall’Autorità statale competente in materia di spettacolo in una terna di candidati proposti congiuntamente da Comune di Trieste e Regione. In questa composizione viene tutelata la rappresentanza del Comune cosa che non avverrà per Udine se la proposta di delibera regionale in questione varrà anche per palazzo Belgrado”.