«Sono davvero dispiaciuto per il fatto che a Sua Santità il Dalai Lama sia stata negata la cittadinanza onoraria da parte del Comune di Milano a fronte delle pressioni esercitate dal Governo cinese». Così il presidente della Provincia on. Pietro Fontanini che aggiunge come «sia purtroppo evidente il fatto, nonostante l’acqua sul fuoco di Milano, che il governo di Pechino è importante, forte di rappresentare una potenza economica. Spiace che ciò li autorizzi a calpestare alcuni tra i più elementari diritti delle persone, e in questo caso, quello del leader di una minoranza a vivere nel suo Paese».
Il presidente Fontanini ha voluto ribadire la propria solidarietà nei confronti del massimo esponente del buddismo tibetano, da anni costretto a vivere lontano dalla propria terra, e verso il popolo tibetano perseguitato da decenni. «La grande lezione di dignità e di pace del Dalai Lama – ha ribadito Fontanini – deve servire a rafforzare in noi friulani il coraggio di riaffermare quello che è già riconosciuto sulla carta affinché non rimanga lettera morta. Ribadisco, le affinità ci sono come le differenze, che dobbiamo continuare a lottare affinché non si realizzi il processo di omologazione di tutte le genti che la globalizzazione ci impone».