Ora anche i friulani se ne sono convinti: da soli, soprattuto quando si è piccoli, non si va da nessuna parte, il motto “fasìn di bessói” non è più valido e il Distretto della sedia sta facendo esempio sui mercati internazionali. Oggi instaurare sinergie con quelle aziende che solo fino a pochi anni fa venivano considerate temibili concorrenti è l’unica strada per approdare a nuovi mercati: e che l’unione faccia la forza lo dimostrano le positive esperienze all’estero, realizzate in forma aggregata tramite l’Asdi Sedia in collaborazione con la Cciaa di Udine, di ben 14 imprese del Distretto appena tornate dalla Fiera di Bruxelles “Contract Contact” e dal Temporary Show Room presentato a Cape Town a Sudafrica.
“Abbiamo visto anche a Bruxelles, dopo l’ottimo feedback di Colonia, lo spirito di collaborazione tra imprese – commenta Simone Cavassi della Cizeta -, unite in un unico stand che ha attirato visitatori specializzati del settore. I nostri competitors, ricordiamocelo, non sono più nel Distretto”. Sotto l’egida dell’Italian Chair District, il marchio internazionale del Distretto della Sedia, all’appuntamento dedicato al settore contract c’erano le friulane Area Declic-Debi, Blifase-L’Abbate, Cizeta, BP Sedie, New Life, Palma e Riccardo Rivoli.
Soddisfazione da parte del presidente dell’ente camerale Giovanni Da Pozzo: “Eventi come questi hanno l’obiettivo di accrescere le potenzialità delle nostre imprese su mercati internazionali diversi, ma parimenti strategici e sempre più attenti alla qualità della nostra produzione. E la conquista di mercati esteri, perseguita tramite il lavoro di rete e di squadra, è il percorso obbligato che le nostre PMI devono compiere oggi per puntare a un nuovo sviluppo”. “Il Distretto c’è – aggiunge il presidente dell’Asdi Sedia Giusto Maurig -, nonostante il sistema Italia non aiuti. Le aziende hanno compreso l’importanza delle sinergie per rafforzarsi sui mercati storici e conquistare quelli emergenti. In collaborazione della Camera di Commercio continueremo a proporre alle imprese del Distretto nuove esperienze che le portino ad essere presenti in modo costante su più mercati possibili”.
Commenti positivi anche dalle aziende (Domitalia, Fornasarig, Frag, Gervasoni, Moroso, Potocco, Tonon) che in Sudafrica hanno partecipato al temporary show room Cape Town, una forma totalmente innovativa per il Distretto di presentarsi ai mercati emergenti. “E’ stata davvero un’ottima esperienza – commenta Franco di Fonzo della Frag -, abbiamo avuto una buona affluenza che ci ha fatto entrare in contatto con architetti, addetti ai lavori e giovani design sudafricani. Positiva la modalità di approccio a questo mercato, che rappresenta una porta d’ingresso per tutta l’Africa Sub sahariana”.